17 Settembre 2025
Welness

Infortunio accidentale: che succede quando l’imprevisto ci cagiona un danno serio?

Un infortunio accidentale può sconvolgere la nostra quotidianità in pochi secondi. Che si tratti di una caduta per strada, di un incidente stradale o di un oggetto che ci colpisce in un luogo pubblico o privato, le conseguenze possono essere gravi: lesioni fisiche, danni materiali, perdita della capacità lavorativa, stress e dolore psichico.

Di fronte a queste situazioni, non basta affidarsi alla speranza o alla buona volontà di chi ci ha causato il danno: è necessario conoscere i propri diritti e attivarsi per ottenere il risarcimento dei danni a Roma o nella città in cui si è verificato l’evento.

Il risarcimento non è un gesto di cortesia o un’indennità generica: è un diritto sancito dal codice civile, che prevede l’obbligo di chi ha causato un danno ingiusto di ripararlo in modo completo.

Ma per far valere questo diritto, occorre agire in modo tempestivo, documentato e guidato da professionisti esperti nel campo della responsabilità civile. Vediamo come.

I principali casi di infortunio accidentale e quando si ha diritto al risarcimento

Il concetto di “infortunio accidentale” abbraccia una vasta molteplicità di eventi, molti dei quali sono risarcibili.

Vediamoli nel dettaglio i più comuni:

1. Incidente stradale: la situazione più comune. Se sei pedone, passeggero o conducente di un veicolo e subisci un danno fisico o materiale causato da un altro soggetto, hai diritto al risarcimento. Questo vale anche per incidenti provocati da auto estere, con procedura regolata attraverso l’UCI – Ufficio Centrale Italiano – che incarica la compagnia italiana a rappresentare quella estera, e consente di proseguire con l’iter risarcitorio secondo le regole nazionali.

2. Caduta sul suolo pubblico o in ambienti aperti al pubblico: se cadi a causa di un marciapiede sconnesso, una buca stradale non segnalata, un pavimento bagnato o una scala non a norma, la responsabilità ricade sull’ente o soggetto preposto alla manutenzione e messa in sicurezza. Anche in questi casi si può ottenere il risarcimento, ma è fondamentale raccogliere prove immediate dell’accaduto.

3. Oggetti che cadono e provocano danni: insegne, tegole, rami, balconi, mensole, scaffali: tutto ciò che può cadere da un’altezza e ferire una persona è potenzialmente oggetto di responsabilità civile. Il proprietario o gestore dell’immobile, se negligente nella manutenzione, è tenuto a risarcire il danno provocato.

4. Infortuni in ambito privato o condominiale: un incidente avvenuto in casa di amici, in condominio o in ambienti condivisi può dare diritto al risarcimento se si dimostra la mancata adozione di misure di sicurezza (ringhiere rotte, scale pericolose, luci guaste, ecc.).

Dal danno alla tutela: cosa fare e perché affidarsi a un professionista

Nel momento in cui si verifica un infortunio accidentale, le azioni immediate possono determinare l’esito dell’intero iter risarcitorio.

Ecco le fasi da seguire:

  • Raccogliere prove: scattare foto del luogo, degli oggetti coinvolti, delle condizioni ambientali, dei propri indumenti danneggiati. Identificare eventuali testimoni e ottenere una loro dichiarazione scritta può fare la differenza.
  • Farsi refertare subito: recarsi al pronto soccorso, descrivere l’evento con precisione e farsi rilasciare una copia del referto. Conservare, dunque, ogni certificato medico successivo.
  • Denunciare l’accaduto: nel caso di danno su suolo pubblico o locale aperto al pubblico, dovrai presentare una segnalazione all’ente preposto (Comune, negozio, condominio, ecc.).
  • Non firmare proposte di risarcimento immediate: le compagnie assicurative tendono a liquidare rapidamente con cifre molto inferiori al dovuto. Evita di accettare somme prima di aver consultato un esperto.
  • Affidarsi a professionisti esperti: un patrocinatore stragiudiziale qualificato, può occuparsi di tutto il percorso: raccolta prove, stima medico-legale, redazione della richiesta danni, trattativa con la compagnia assicurativa e, se necessario, assistenza giudiziale tramite legali fiduciari.

Perché il risarcimento non è un favore ma un diritto

È importante ricordare che il risarcimento è un diritto riconosciuto per legge. Non si tratta di un favore, né di una gentile concessione: è una misura che restituisce equilibrio a una situazione alterata da una condotta colposa o negligente.

In molti casi, le vittime rinunciano a far valere i propri diritti per paura dei costi, della burocrazia o della complessità del sistema. Contattando i migliori professionisti però, tutto questo viene superato: alcuni non richiedono nessun anticipo e preferiscono che il loro onorario venga corrisposto solo a pratica risolta positivamente. Oggi, dunque, puoi tutelarti evitando qualsiasi, aggravio economico sul tuo portafogli.