17 Settembre 2025
Culture

Torna la “Sagra de lu Noce” di Nociglia: il 26 e 27 luglio la XVII edizione.

Nociglia è un piccolo comune, oggi con poco più di 2.000 abitanti. situato in Puglia nel Basso Salento,  si affaccia sulla Statale 275 che collega Lecce al Capo Santa Maria di Leuca. Il paese sorge sulle Serre Salentine a circa 10 Km da Castro-Castro Marina. Castro si affaccia sulla costa adriatica e da sempre meta dei nocigliesi in quanto la zona più vicina al mare. Il nome di Nociglia sembra derivare dal termine latino nux-nucis, che significa noce, da qui il risalto dell’albero del Noce in quanto un tempo molto presente nella zona. L’Albero di Noce compare anche sul Gonfalone-Logo del Comune di Nociglia, sottolineando l’importanza avuta dall’albero di Noce nella storia del mio piccolo paese.

Insieme all’albero di Noce sul Gonfalone e Logo del Comune Salentino, compare anche il Giglio. Luoghi da visitare sono la Chiesa Madre San Nicola Vescovo, la Cappella Madonna dell’Idri, la Cappella Madonna di Leuca situata sulla Statale 275 ex cimitero, La Cappella – Congrega dell’Assunta in Cielo sede della Confraternita, La Cappella della Madonna degli Angeli “Facece” ed il Palazzo Baronale situato nel Centro Storico.

 

Torna la “Sagra de lu Noce” di Nociglia: il 26 e 27 luglio la XVII edizione

Due serate di musica, sapori e tradizioni per celebrare la storia di un frutto che è simbolo di rinascita e identità

Torna il 26 e 27 luglio a Nociglia la “Sagra de lu Noce”, giunta alla sua diciassettesima edizione. Organizzata dalla Pro Loco Farnese, con il contributo della Regione Puglia, il patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Nociglia, la manifestazione celebra l’identità culturale e gastronomica del Comune dell’entroterra salentino, che fin dal toponimo, derivato da nux-nucis, mostra uno strettissimo legame con la coltivazione tradizionale dell’albero di noci. È un progetto di comunità, costruito con la partecipazione attiva di cittadini, associazioni, istituzioni e volontari che insieme, ogni anno, rinnovano l’impegno per fare della sagra una festa condivisa e autentica.

Accanto agli stand di artigianato e agricoltura, i visitatori troveranno un’ampia proposta gastronomica ispirata alla cucina tradizionale, con piatti che valorizzano la noce in tutte le sue declinazioni: l’ottimo pane alle noci, la pasta con granella di noci, le crostate e il liquore nocino. Ricette che vengono da lontano, dai tempi nei quali le famiglie contadine conservavano in autunno nelle capase le noci appena raccolte, perché durassero tutto l’anno, fino ai mesi caldi, quando le riserve alimentari scarseggiavano. Erano i tempi nei quali il paese era circondato da boschi – ancora oggi è possibile passeggiare nel bellissimo Bosco del Belvedere – e ogni famiglia nel suo giardino aveva un albero di noci, spesso piantato alla nascita di una figlia per ricavarne, al momento del matrimonio, il legno necessario per fabbricare i mobili della dote. Oggi, al centro di Nociglia, nel giardino del Palazzo Baronale in Piazzale della Pace svetta un maestoso noce secolare, simbolo della storia della comunità.

Dal passato contadino della comunità nocigliese deriva anche un fortissimo legame con la pizzica pizzica: il rito coreutico tradizionale del Salento, che ha segnato la storia della comunità, anche dal punto di vista dell’artigianato. “Lu Tamburreddhu meu è de Nucija ca iata a ci lu sona e a ci lu pija”, recita un verso molto citato. A Nociglia, infatti, ha vissuto e lavorato Giovanni Sancesario, detto “Mesciu Ninu”, storico costruttore di tamburelli e custode di un’arte antica che ha attraversato le generazioni.

La Sagra celebra questo legame con i concerti in programma nelle due serate. Venerdì 26 luglio in Piazzale della Pace, si esibiranno alle 20.30 Vicoli e Cortili e in Piazza Ruggeri dalle 22.30 Consuelo Alfieri una delle voci più importanti del panorama musicale tradizionale del Salento. Chiude la serata la musica di Dj Fabiaki dalla mezzanotte in poi. Sabato 27 luglio si comincia alle 20.30 in Piazzale della Pace con La Serata Salentina e si continua alle 22.30 in Piazza Ruggeri con l’esibizione dell’Uccio Aloisi Gruppu, nel segno del celebre cantore popolare del Salento scomparso nel 2010.

Nel corso della prima serata la Pro Loco Farnese consegnerà ai salentini che si sono distinti per il loro impegno culturale, sociale o professionale nel corso dello scorso anno, il premio “Noce d’Eccellenza”: un segno tangibile di riconoscenza da parte di una comunità unita, coesa e orgogliosa dei propri figli. Nelle ore serali sarà possibile prendere parte alla visita guidata gratuita attraverso i principali beni storici e culturali del paese: la Cappella della madonna dell’Idri, la Chiesa madre di San Nicola vescovo, il Palazzo Baronale Gallone-Pignatelli in Piazza Ruggeri e la Cappella dell’Assunta, sede dell’omonima Confraternita.

La Sagra de lu Noce è anche un evento sostenibile: tutti i materiali utilizzati per la proposta e il consumo dei cibi e delle bevande sono realizzati in materiali durevoli e riutilizzabili.  Una scelta che affonda le radici nella tradizione contadina e che esprime una visione attenta e rispettosa del territorio.

«Per noi la Sagra de lu Noce è un evento profondamente radicato nella storia e nell’identità del paese, che richiama ogni anno centinaia di visitatori, turisti, appassionati e viaggiatori del gusto, rendendoci orgogliosi – dichiara il sindaco di Nociglia Vincenzo Vadruccila nostra comunità è lieta di accogliere quanti vorranno trascorrere con noi una serata di cultura, musica e tradizione. Io ringrazio la Pro Loco, i volontari, tutti coloro che contribuiscono ogni anno a dare vita a questo meraviglioso evento che dà lustro alla nostra comunità»

«Questa grande festa popolare è il racconto della nostra storia, che andiamo a riproporre anche a quanti, in questo periodo estivo, giungono nel Salento in vacanza – dichiara Antonio Argene, presidente della Pro Loco di Nociglia – Oltre alle bellissime coste, infatti, questa terra è ricca di tradizioni, cultura e gastronomia nell’entroterra, dove più di ogni altro luogo è possibile incontrare il Salento autentico, che conserva ancora i sapori e i ritmi di un passato che è ha ancora tanto da insegnarci».