29 Settembre 2025
Spagna

Le tracce dell’età romana a Barcellona: monumenti, battaglie e storie antiche

Barcellona, oggi una delle città più dinamiche e moderne della Spagna, vanta una lunga e affascinante storia che affonda le sue radici nell’antichità. Sebbene sia conosciuta per il suo patrimonio medievale e modernista, la città è anche un importante testimone dell’epoca romana, periodo che ha lasciato tracce indelebili nel suo tessuto urbano e nei suoi monumenti. A partire dal periodo in cui i Romani conquistarono la penisola iberica, fino all’epoca dell’Impero, Barcellona, allora conosciuta come Barcino, fu un importante centro di scambi, cultura e battaglie. Le vestigia di questa epoca sono ancora visibili oggi, offrendo un’opportunità unica per viaggiare nel passato, tra signa e praetorium, racconti di legionari e di uomini che hanno contribuito a plasmare la storia della città.

La fondazione di Barcellona: l’inizio dell’era romana

Nel 218 a.C., durante la Seconda Guerra Punica, l’esercito romano conquistò la regione della Catalogna, un’area strategica sulla costa del Mediterraneo. Fu in questo contesto che Barcino, l’odierna Barcellona, iniziò a prendere forma come colonia romana. Secondo le fonti storiche, il nome Barcino deriva dalla tribù iberica che abitava la zona, i Barcinos, ma fu sotto l’occupazione romana che la città si sviluppò in modo significativo. La fondazione della città si colloca sotto l’imperatore Augusto, che conferì a Barcino il diritto di colonia. In quel periodo, la città si sviluppò rapidamente, diventando un’importante base militare e commerciale. I Romani dotarono la città di un’imponente murus, una cinta muraria difensiva che proteggeva l’area abitata.

La muraglia romana: il cuore difensivo di Barcellona

Il punto di accesso principale per chi visitava l’antica Barcino era costituito dalla maestosa muraglia che circondava la città. Ancora oggi, parti di queste antiche mura possono essere viste nei quartieri del centro storico, in particolare nel Gòtic. La murus di Barcino, lunga circa 2 chilometri, è una testimonianza della potenza militare di Roma. La muraglia era dotata di torri e porte, attraverso le quali entravano e uscivano i mercanti, i soldati e i cittadini. Questi luoghi erano simbolo di imperium, il potere che Roma esercitava su ogni angolo dell’Impero.

Un’importante porta che si è conservata nei secoli è la Porta Praetoria, situata nei pressi di quello che oggi è il Museo di Storia di Barcellona (MUHBA). Questa porta, che segnava l’ingresso alla città, era una delle principali vie di accesso per i soldati romani. La sua struttura permetteva non solo la difesa della città ma anche un comodo passaggio per il traffico commerciale che transitava lungo la costa mediterranea.

Il forum di Barcino: cuore politico e sociale

Il forum, centro nevralgico della vita politica e sociale in ogni città romana, a Barcellona aveva una posizione centrale, circondato da edifici amministrativi e templi. Il forum era il luogo dove si svolgevano le principali assemblee pubbliche, e si tenevano le decisioni politiche che influenzavano la vita della città. Anche oggi, a pochi passi dalla cattedrale di Barcellona, si possono visitare i resti di ciò che fu il forum di Barcino. La piazza, un tempo animata da commercianti, cittadini e soldati, ospitava anche il basilica, un edificio pubblico dove si amministrava la giustizia e si trattavano affari legali. La basilica era il luogo in cui i romani si riunivano per ascoltare i magistrati, che emettevano sentenze in nome della legge.

Le parole che venivano pronunciate in questo spazio, come verba volant, “le parole volano”, riassumevano la fluidità della giustizia romana, dove le decisioni dei magistrati potevano essere temporanee, ma l’importanza della legge era ineluttabile e vitale per la coesione della comunità.

Il templo de Augusto: culto e potere a Barcellona

Un altro simbolo del potere romano a Barcellona è il templo de Augusto. Situato vicino al forum, il tempio dedicato all’imperatore Augusto è uno dei pochi resti di edifici religiosi che testimoniano la devozione dei cittadini di Barcino verso l’imperatore divinizzato. Sebbene il tempio non sia più interamente visibile, restano ancora alcuni dei suoi maestosi pilastri, che ci offrono uno scorcio della grandiosità che un tempo caratterizzava l’edificio. La religione romana, infatti, era strettamente legata al potere politico, e ogni città dell’Impero aveva i suoi templi dedicati alle divinità e agli imperatori, figure quasi sacre.

Nel contesto di Barcellona, il culto di Augusto non era solo un atto di venerazione religiosa ma anche un gesto politico. La parola imperium, che indicava l’autorità suprema conferita dall’imperatore, era anche il cuore di questa pratica religiosa. Con il tempio, Roma cercava di consolidare il proprio dominio sulla città, rendendo il culto dell’imperatore un elemento essenziale per la vita pubblica.

L’antico porto: punto di scambi commerciali

Oltre alla difesa e al potere politico, Barcino era anche un importante centro commerciale. Il porto di Barcellona, che esisteva già ai tempi dei Romani, era un crocevia di scambi commerciali tra l’Italia, la Grecia e la regione iberica. I Romani, infatti, utilizzavano il mare per trasportare merci come vino, olio d’oliva, ceramiche e metalli preziosi. Sulle rive del porto, gli uomini d’affari e i marinai si riunivano per concludere affari, scambiando mercatoria e negotium. Ancora oggi, il porto di Barcellona è uno dei principali motori economici della città, ma le radici di questo flusso commerciale sono ben visibili nella parte vecchia della città, dove restano i resti di antichi magazzini e strutture portuali.

Le battaglie romane e la difesa della città

Barcellona, come molte città romane, fu testimone di battaglie, assedi e difese durante le sue fasi di espansione e consolidamento. Una delle battaglie più significative fu quella che vide l’assalto della città da parte delle tribù locali durante la Guerra di Numanzia, una delle guerre che Roma combatté per estendere il suo dominio sulla penisola iberica. Secondo le cronache storiche, le legioni romane, comandate da Scipione l’Africano, furono chiamate a difendere la città dalle incursioni barbariche.

L’epiteto Veni, vidi, vici, che veniva usato dai comandanti romani per celebrare le vittorie rapide e decisive, potrebbe essere applicato a questo episodio, con un parallelo nel risalto che Barcellona ebbe nel contesto della resistenza romana in Spagna. I soldati romani, equipaggiati con gladius e scutum, difendevano la città con fermezza, facendo della legio un simbolo di invincibilità.

La vita quotidiana e i personaggi di Barcino

Barcellona nell’età romana era una città dove la vita quotidiana era scandita da rituali e pratiche che univano la comunità. La figura di Cicero, uno dei più grandi oratori romani, era probabilmente ancora ben nota tra i cittadini di Barcino, e le sue opere venivano lette nei circoli intellettuali della città. I romani di Barcino vivevano in case costruite intorno a cortili, nei domus, arredati con mosaici e affreschi che rappresentavano scene di vita quotidiana e dei deorum. Ogni angolo della città poteva nascondere una storia di uomini e donne che, con le loro scelte quotidiane, contribuirono a costruire la memoria di una città che, pur cambiando nel tempo, mantiene il suo legame con l’antichità.

Conclusioni: la Barcellona romana nel presente

Oggi, Barcellona è una metropoli vivace e moderna, ma il suo legame con il passato romano è ancora ben visibile. Passeggiando tra le strade del centro, i visitatori possono vedere i resti della murus, del forum e del templo de Augusto, e sentire l’eco di storie antiche che risuonano attraverso i secoli. La città conserva un’incredibile ricchezza storica, che racconta non solo il dominio di Roma, ma anche l’evoluzione di una comunità che ha saputo integrare il proprio passato con il presente.

Barcellona, così come tutta la Spagna, è la custode di un patrimonio che ci ricorda che, come diceva il poeta romano Orazio, carpe diem, cogliamo l’attimo. Il passato di Barcellona, con le sue tracce romane, è una testimonianza che ci invita a riflettere su quanto la storia continui a influenzare il nostro presente, nel segno di una città che, come Roma, è riuscita a fondere potere, cultura e bellezza per secoli.