17 Settembre 2025
Economia

Nasce una nuova figura professionale: il Social Impact Manager. La Fondazione Augurusa cambia il volto del lavoro in Italia

Una rivoluzione silenziosa ma concreta sta prendendo forma in Italia, e parte da un piccolo centro calabrese, Filogaso. È qui che la Fondazione Antonio Emanuele Augurusa ha dato vita al primo Corso gratuito di Alta Formazione in Social Impact Management, formando i primi 27 professionisti italiani specializzati nella gestione dell’impatto sociale: i Social Impact Manager.

Non si tratta solo di un nuovo profilo lavorativo, ma di una visione completamente innovativa di come le imprese, la pubblica amministrazione e il terzo settore possono creare valore per la comunità. Il progetto, realizzato in partnership con Randstad, il Movimento Giovani dell’UCID e numerosi enti accademici e istituzionali, rappresenta un modello virtuoso di formazione gratuita, inclusiva e orientata all’innovazione sociale.

Tra i partner accademici coinvolti ci sono l’Università LUMSA, l’Università Europea di Roma, l’Osservatorio ESG Ability della Sapienza e l’Università Mercatorum. Il progetto ha ricevuto anche importanti patrocini: dall’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI al Ministero del Lavoro, passando per il MUR, Unioncamere, Federmanager Giovani e la Regione Calabria. Fondamentale è stato il contributo di Randstad, che ha creduto nel valore strategico di questa figura professionale sin dalle prime fasi.

«La nascita dei primi Social Impact Manager rappresenta un traguardo di cui siamo profondamente orgogliosi – ha dichiarato Marco Ceresa, CEO di Randstad Group –. Il nostro obiettivo è formare leader che abbiano competenze gestionali solide, ma anche una visione etica e sostenibile del proprio ruolo nella società».

Il Social Impact Manager è un professionista con competenze specifiche nella progettazione, attuazione e valutazione di strategie ad alto impatto sociale. A spiegarlo è Renato Loiero, Consigliere Economico del Presidente del Consiglio e Presidente del Board of Trustees della Fondazione Augurusa: «Il mestiere del Social Impact Manager si articola in sei funzioni chiave: strategia, individuazione delle aree di intervento, attuazione dei progetti, misurazione dell’impatto, comunicazione dei risultati e costruzione di reti collaborative. È una figura che cambia il paradigma della responsabilità sociale, rendendola concreta, misurabile e strategica».

Il corso ha avuto un’impostazione residenziale: dal 10 marzo, 27 partecipanti selezionati da tutta Italia e dall’estero hanno vissuto a Filogaso, in provincia di Vibo Valentia, dove hanno seguito oltre 300 ore di lezioni frontali e laboratori pratici. Il contatto con il territorio e la comunità locale è stato parte integrante del percorso. Non sono mancate occasioni di scambio e sensibilizzazione, come la piantumazione simbolica di venti alberi in occasione dell’Earth Day.

Il progetto si è distinto anche per la qualità dei docenti e degli ospiti intervenuti. Tra loro Kathleen Rogers, Presidente mondiale dell’Earth Day, che si è rivolta direttamente agli studenti: «Voglio congratularmi con voi per l’impegno nello sviluppo sostenibile e nella promozione della Green Economy. È grazie a persone come voi che il cambiamento può davvero diventare realtà».

Parole di apprezzamento sono arrivate anche da Mons. Mariano Crociata, Presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE): «È un’esperienza significativa quella di portare eccellenze formative nei territori marginali. Qui si rompe lo schema della periferia come svantaggio. Si punta all’eccellenza, e l’effetto è rigenerativo per tutto il territorio».

I risultati del percorso formativo saranno messi alla prova con i Project Work finali, attraverso i quali gli studenti si contenderanno una internship retribuita di sei mesi presso la Fondazione. Un’opportunità concreta per entrare nel mercato del lavoro nei settori più sensibili al tema dell’impatto sociale: non-profit, corporate e amministrazioni pubbliche.

Massimiliano Falcone di Connect4Climate (World Bank Group) ha voluto sottolineare la portata innovativa del progetto: «Il Social Impact Manager è l’unico manager possibile nel mondo che verrà. La cultura della sostenibilità è la base dell’impresa futura, e la Fondazione Augurusa dimostra di saper leggere i tempi con una visione strategica replicabile ovunque».

Per la Fondazione, questa prima edizione rappresenta solo l’inizio. «Abbiamo già in cantiere la seconda edizione – ha spiegato il presidente Francesco Augurusa –. Vogliamo dare continuità a questo progetto creando una rete di Alumni e lanciando una vera e propria associazione professionale. Il nostro obiettivo è formare una generazione di professionisti che sappia incidere positivamente sul mondo, con competenza, coraggio e senso del bene comune».

Con la nascita dei primi Social Impact Manager, la Fondazione Augurusa non solo risponde a un bisogno concreto del mercato del lavoro, ma dimostra che investire nella formazione gratuita, accessibile e orientata al futuro è possibile. E che anche dai piccoli centri del Sud Italia può partire una trasformazione capace di lasciare il segno.