Tropea: Grande successo per la V rassegna corale Maria SS. di Romania
Grande successo ha registrato la V Edizione della Rassegna Corale “Maria SS. Di Romania”, che si è tenuta nella Chiesa Concattedrale di Tropea in occasione della festa della santa patrona. Un interessante e molto apprezzato concerto a più voci, per Cori polifonici, dedicato proprio alla ”Mamma” di tutti i tropeani. Un evento che ha fatto vivere grandi emozioni e, al contempo, ha rappresentato un momento di grande valore simbolico, in quanto teso ad affermare lo spirito di amicizia e condivisione tra i diversi Cori e ad affermare la coralità come valore che eleva lo spirito e crea bellezza. Un importante appuntamento con la musica ed il canto corale, dunque, divenuto ormai una tradizione tanto attesa nella cittadina Perla del tirreno. I Cori partecipanti sono stati accolti dal saluto del parroco don Antonio Mazzeo, che nel suo breve messaggio ha messo in evidenza il valore, simbolico e spirituale, di incontri come questi.
La Rassegna corale, organizzata dal locale Coro polifonico don Giosuè Macri, fortemente voluta dal suo direttore, maestro Vincenzo Laganà, e dal suo presidente, Paolo Ceraso, ha visto la partecipazione di quattro Cori polifonici calabresi, e precisamente: il Chorus Christi, diretto dal maestro Antonino Ripepi, proveniente da Reggio Calabria; la Schola Cantorum Santuario San Francesco di Paola, diretto dal maestro Diego Ventura, proveniente da Pizzo Calabro; la Nuova Corale Polifonica di Vibo Valentia, diretta dal maestro Franco Arena, proveniente dal capoluogo vibonese; e, ovviamente, il Coro Polifonico Don Giosuè Macrì di Tropea, diretto dal maestro Vincenzo Laganà, Direttore artistico della Rassegna.
Nel corso della Rassegna sono stati eseguiti dai Cori partecipanti canti di diversi autori e di diverse epoche storiche, di diverse tradizioni musicali, di ispirazione soprattutto “mariana”, dedicati appunto a Maria, la Madonna, la Madre amata. Un intenso ed emozionante momento di musica sacra, dunque, che non ha tradito le attese del numeroso e attento pubblico presente, il quale ha molto apprezzato le esecuzioni dei vari cori ed ha manifestato la sua soddisfazione con ripetuti e prolungati applausi. Un momento non solo di puro canto ma anche di preghiera, elevata attraverso la musica alla santa patrona di Tropea e Madre protettrice di tutti i tropeani. E proprio a Lei è dedicata – ormai da cinque anni –, questa importante ed emozionante Rassegna corale, alla Vergine di Romania, patrona di Tropea e della Diocesi, dalla carnagione scura e dalle origini remote nel tempo, che è la “Mamma santa”, il simbolo più alto della devozione dei tropeani, come ben mette in evidenza il ritornello dell’inno a lei dedicato dal maestro Laganà: “O Mamma nostra, o Mamma Santa, facci scura e luci janca. Teni ‘mbrazza u Figghiu Santu e i Trupea Tu si u vantu”.
La manifestazione è stata presentata e coordinata da Eleonora Caputo, voce del Coro tropeano. Ad aprire la Rassegna è stata la Nuova Corale Polifonica di Vibo Valentia, che ha eseguito due brani: Ave chiara stella (Pedemonti) e Magnificat (nella versione di Fiorenzo Brigadoi), con accompagnamento musicale del maestro Diego Ventura (organo). A seguire, il Chorus Christi di Reggio Calabria, che ha eseguito tre brani: Sei bella, o Maria (Marco Frisina), lo Stabat Mater (Zoltan Kodaly) e l’Ave Maria (Vladimir Vavilov), con accompagnamento musicale dell’ensemble composto dai maestri: Demetrio Giordano (contrabasso), Fulvio Puccinelli (violino I), Luca Calabrese (violino II), Antonella Iannizzi (viola), Francesca Esabotini (violoncello) e Sharon Crucitti (flauto traverso). Ė stato il momento, poi, della Schola Cantorum del Santuario di San Francesco di Paola di Pizzo Calabro, che ha eseguito due brani: Salve Mater (Oswald Jaeggi) e O Madonnuzza mia (canto popolare calabrese in vernacolo); a questi, il Coro ha aggiunto un terzo brano dedicato alla Madonna di Romania, appositamente composto dal maestro Diego Ventura – con parte recitata eseguita da Gianni Colarusso – e donato al Coro Don Giosuè Macrì e alla città di Tropea: un gesto simbolico, di amicizia e di devozione alla protettrice di Tropea, molto apprezzato da tutti i presenti. Il quarto ed ultimo Coro in programma è stato il Coro di Tropea, che ha eseguito tre brani: Alma Redemptoris Mater (Giovanni Pierluigi Palestrina), Ave Maria (Tomas Luis de Victoria), Magnificat (nella versione di mons. Marco Frisina) con voce solista il soprano Claudia Andolfi e accompagnamento musicale dell’ensemble composto dai maestri: Francesca Laganà (flauto), Fabio Angiò (clarinetto) e Giuseppe Marcianò (pianoforte) . La Rassegna si è chiusa col canto, a Cori uniti, dell’Ave Maria di Don Giosuè Macrì – da cui il Coro di tropea prende il nome – composta dal sacerdote e maestro proprio per la Madonna di Romania ed eseguita nell’elaborazione per 4 voci del maestro Franco Arena: una composizione che mette in evidenza il profondo senso religioso del suo compositore e l’intenso fervore devozionale verso la madre Santa; un’esecuzione particolarmente emozionante, che ha coinvolto tutti i coristi presenti (circa 130).
Ė seguita, poi, la consegna delle targhe ai tre Cori “esterni” che hanno partecipato alla Rassegna: un gesto di ringraziamento e di amicizia da parte del Coro di Tropea, un simbolo che attraversa il tempo per tenere memoria di un importante momento di condivisione artistica e umana, attraverso il canto corale che unisce e crea bellezza, a sugello di una serata memorabile, di grande spessore artistico e di alto valore umano e spirituale.