Atalanta-Inter, snodo scudetto: Gasperini sfida la sua maledizione
Atalanta-Inter sarà una partita decisiva per il campionato e potrebbe sciogliere alcuni nodi nella corsa allo scudetto. Un pareggio favorirebbe il Napoli, a patto che la squadra di Antonio Conte espugni Venezia. Ma oltre ai calcoli di classifica, il match sarà l’ennesimo duello tra due allenatori con filosofie di gioco differenti: il 3-4-2-1 di Gian Piero Gasperini contro il 3-5-2 di Simone Inzaghi.
Sette sconfitte di fila: la maledizione di Gasperini
C’è un dato clamoroso che pesa sulla sfida: Gasperini ha perso gli ultimi sette incontri contro Inzaghi. Gli ultimi tre con risultati netti (due 4-0 e un 2-0), segno di una differenza di rendimento che forse non rispecchia il reale equilibrio tra le due squadre. Qualcuno potrebbe vederci un conto in sospeso con l’Inter, che nel 2011 lo esonerò dopo pochi mesi, ma al di là di suggestioni esoteriche, la questione tattica resta il nodo centrale.
L’Atalanta cambia strategia: meno aggressività, più cinismo
Negli ultimi incontri con l’Inter, Gasperini ha pagato a caro prezzo la sua aggressività tattica. Il pressing uomo su uomo, tipico del suo sistema, si è rivelato un’arma a doppio taglio contro un’Inter capace di sfruttare gli spazi alle spalle della difesa alta. Tuttavia, qualcosa è cambiato: l’Atalanta ha reso il proprio gioco più calcolatore e meno frenetico. Il 4-0 rifilato alla Juventus ne è un esempio: baricentro più basso e ripartenze rapide hanno messo in ginocchio i bianconeri.
Non è un caso che la squadra bergamasca non subisca gol da cinque giornate: l’ultima rete incassata risale al 1° febbraio contro il Torino. La nuova compattezza difensiva sarà fondamentale anche contro l’Inter, con linee più strette e maggiore attenzione a non lasciare varchi tra il portiere Carnesecchi e il reparto arretrato.
La chiave: neutralizzare Calhanoglu
Come da tradizione, Gasperini tenterà di limitare il raggio d’azione di Hakan Calhanoglu, il faro del centrocampo interista. Retegui e Lookman proveranno a disturbare il turco nelle fasi di costruzione bassa, mentre Ederson avrà il compito di marcarlo più da vicino quando avanzerà.
La risposta di Inzaghi: Bastoni jolly tattico
Dall’altro lato, Simone Inzaghi ha mostrato una certa versatilità nel recente periodo, utilizzando Alessandro Bastoni in un ruolo più avanzato, addirittura da esterno di centrocampo in alcune situazioni d’emergenza. Con Dimarco indisponibile, Carlos Augusto presidierà la fascia sinistra, garantendo maggiore equilibrio difensivo.
La sfida sulle corsie laterali sarà cruciale: da un lato Dumfries e Pavard contro Kolasinac e Zappacosta, dall’altro Bellanova potrebbe essere la pedina scelta da Gasperini per ostacolare le avanzate di Bastoni.
Possesso o pressing? Il duello decisivo
L’Inter è la squadra con il maggior possesso palla della Serie A (59,6%), mentre l’Atalanta è quarta con il 56%. Ma più che la statistica, conterà la capacità dell’Inter di far girare il pallone senza farsi schiacciare e quella dell’Atalanta di rubare palla e ripartire.
Le possibilità di vittoria dell’Atalanta dipenderanno dalla solidità difensiva e dalla capacità di non concedere spazi. L’Inter, dal canto suo, ha dimostrato di poter reggere qualsiasi tipo di urto e di saper sfruttare con intelligenza gli errori degli avversari.
Una sfida ad alta tensione, che potrebbe indirizzare il campionato.