Condannato Renato Cortese per il caso Shalabayeva. ANSI “esprime sconcerto per la sentenza”.

Condannato Renato Cortese per il caso Shalabayeva. ANSI “esprime sconcerto per la sentenza e solidarietà incondizionata a uno dei migliori elementi della Polizia di Stato”.
La corte di appello di Firenze ha condannato cinque ex funzionari di polizia per il reato di sequestro di persona legato all’espulsione del 2013 di Alma Shalabayeva e della figlia Alua. I giudici di secondo grado di Perugia avevano assolto tutti gli imputati, sgretolando il teorema dell’accusa. Anche il procuratore generale di Firenze, Bocciolini, aveva chiesto l’assoluzione. La sentenza di alcuni giorni addietro ribalta la verità accertata, contraddice un’altra Corte d’appello e calpesta dodici anni di dibattimento. L’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia esprime sconcerto per la sentenza ed è vicina in particolare a Renato Cortese, un eroe, storia dell’antimafia militante, orgoglio dell’Italia intera, uno dei migliori uomini che la Polizia di Stato abbia mai avuto, costretto a subire l’onta di un’incomprensibile condanna per il caso Shalabayeva. “A Renato Cortese si deve la cattura dei più pericolosi latitanti, tra i quali Brusca e Provenzano – commenta il Presidente nazionale dell’ANSI, Gaetano Ruocco – con il suo curriculum era destinato a ricoprire il ruolo di Capo della Polizia e invece si ritrova come ricompensa una condanna a 4 anni e l’interdizione dai pubblici uffici. Siamo sconcertati e attendiamo le motivazioni della sentenza.”
ANSI, Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia
26 novembre 2025
