Vibo Valentia, 14 ottobre 2025 — Una mattinata intrisa di emozione e bellezza, il Liceo “Vito Capialbi” ha ospitato una cerimonia che ha saputo trasformare il dolore in speranza, il ricordo in azione, la memoria in arte. L’evento in onore di Rachele Nardo, giovane vibonese scomparsa prematuramente, ha riunito istituzioni, studenti, artisti e cittadini attorno alla famiglia Nardo e all’Associazione Culturale Rachele Nardo LL FF ODV, in un abbraccio collettivo che ha reso visibile la forza della comunità.
Un tributo che educa: arte, scuola e responsabilità
Organizzata dall’Associazione Culturale Rachele Nardo LLFF-ODV in sinergia con il Liceo Capialbi, dove Rachele aveva seguito il percorso coreutico, la cerimonia ha celebrato la giovane attraverso le forme espressive che più amava: danza, musica, canto e poesia. Ogni gesto, ogni nota, ogni parola ha contribuito a costruire un mosaico di affetto e impegno, trasformando il ricordo in una responsabilità educativa e culturale condivisa.
Le istituzioni: riconoscimento e sostegno
Ad aprire l’incontro, il Dirigente Scolastico Ing. Antonello Scalamandrè ha ricordato Rachele come “alunna dalla profonda sensibilità”, sottolineando il ruolo propositivo della famiglia Nardo e la missione dell’Associazione LL FF ODV nel promuovere valori e opportunità per i giovani.
Il Sindaco di Vibo Valentia, dott. Enzo Romeo, ha definito la famiglia e l’Associazione “orgoglio cittadino”, assicurando il sostegno dell’amministrazione comunale.
L’ Assessore alla Cultura, Avv. Stefano Soriano, ha riconosciuto l’Associazione come “presidio culturale e umano” per la città e il territorio.
Presenti anche rappresentanti delle forze dell’ordine e del mondo ecclesiastico, a testimonianza del valore civico e spirituale dell’iniziativa:
Il cuore della cerimonia: la voce di Domenico Nardo
Il momento centrale è stato l’intervento di Domenico Nardo, padre di Rachele e presidente dell’Associazione. Le sue parole, dense di gratitudine e visione, hanno incarnato lo spirito della LL FF ODV: “trasformare la memoria in azione, il lutto in speranza”. Un messaggio che ha toccato profondamente i presenti, restituendo alla comunità un esempio di resilienza e amore civico.
A dare forma e ritmo alla cerimonia è stato il prof. Giuseppe Cinquegrana, antropologo e autore, che ha saputo trasformare l’evento in un vero e proprio rito collettivo. La sua conduzione non è stata semplice presentazione, ma tessitura di significati, capace di unire spiritualità, memoria e partecipazione. Con sensibilità e profondità, ha accompagnato il pubblico attraverso i momenti più intensi, creando un’atmosfera sospesa tra il ricordo e la rinascita.
Danza e poesia: spiritualità e commozione
Il balletto di apertura della classe III del corso coreutico, sulle note di “Nessun grado di separazione”, con coreografia della prof.ssa Roberta Di Natale, ha evocato la leggerezza delle anime. Il gesto finale delle ballerine, che hanno preso per mano Domenico Nardo e appoggiato la testa sulle sue spalle davanti all’immagine di Rachele, ha commosso il pubblico in modo profondo e autentico.
La poesia “Gocce di un passato” di Rachele è stata declamata da Ilde Lico, seguita da versi dedicati da Caterina Landro, Rosa Veneziano, Michele Petullà e dallo stesso Cinquegrana, componendo un mosaico poetico che ha intrecciato affetto, memoria e spiritualità.
Musica e danza: il canto libero di Rachele
La classe IV del corso coreutico ha interpretato “Il mio canto libero” con una coreografia intensa firmata dalla prof.ssa Gabriella Cutrupi. I movimenti delle ballerine hanno trasmesso un messaggio di libertà e rinascita, accompagnati dal talento degli studenti del corso musicale.
Tra i protagonisti:
Le voci soliste hanno regalato momenti di grande intensità:
Le esecuzioni, coordinate dal M° Diego Ventura e guidate dalle docenti di canto Michela Di Masi e Giuliana Pelaggi, hanno creato un perfetto connubio tra musica e danza, emozione e tecnica.
Il Conservatorio e il flauto: un’eredità che cresce
Commovente il collegamento video con il M° Paolo Totti, che ha ricordato il concerto del 2 maggio 2025 con 80 flauti dedicato a Rachele. Il successo dell’iniziativa ha portato all’istituzione di un corso di flauto con oltre 160 iscritti. Il prossimo concerto, previsto per maggio 2026, sarà nuovamente dedicato a lei, segno di un’eredità che continua a fiorire.
Premio “Libera, Leggera, Forte, Felice”: l’arte come resilienza
Durante la cerimonia è stato presentato il Premio di danza “LL FF”, che diventerà appuntamento annuale per celebrare l’arte e la resilienza nel nome di Rachele. Un riconoscimento che unisce talento e memoria, bellezza e impegno.
Una comunità che semina luce
La cerimonia ha dimostrato come il dolore possa generare bellezza, come la memoria possa diventare impegno, e come una comunità possa unirsi attorno a una famiglia e a un’associazione che, con dignità e amore, continuano a seminare luce.
L’evento è stato trasmesso in diretta e può essere rivisto sul gruppo Facebook Politicamente scorretto, a testimonianza dell’impegno per l’accessibilità e la condivisione.
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