Adagiata sul mar Nero, la città di Odessa, capoluogo dell’oblast’ omonima ucraina, è una delle metropoli più importanti, la quarta per popolazione dopo Kiev, Charkiv e Dnipro. Il principale porto dell’Ucraina è anche una meta turistica ed un centro termale. Qui non si parla ucraino ma la lingua più diffusa è il russo.
Odessa ha una storia millenaria ed è fortemente legata all’Italia. Qui già nel Duecento era ubicato l’ancoraggio delle navi di Genova. All’inizio del XIX secolo la colonia italiana era formata soprattutto da marinai, commercianti e militari in servizio nell’Armata russa. L’architetto italiano Francesco Boffo (1790-1867) fu capo architetto del Comune di Odessa per oltre 4 decenni. Fu lui a rendere Odessa un museo a cielo aperto dell’architettura neoclassica e neo rinascimentale italiana. Odessa per bellezza divenne “rivale” di San Pietroburgo.
La scalinata Potëmkin è l’opera più nota
Fu progettata nel 1815 dagli architetti Francesco Boffo e Avraam Mel’nikov. È la porta di accesso nella città dal mare. Il nome originario della scalinata era Boulevard a gradini, Grande Scalinata o Gradinata Richelieu.
Per realizzare la scalinata furono impiegate lastre di marmo grigio-verde importate dal porto di Trieste che, sottoposte ad una forte erosione, nel 1933 sarebbero state sostituite con altre di granito rosa, provenienti da cave ucraine. Degli originari 200 gradini, 8 andarono persi con l’ampliamento del porto, riducendo pertanto il numero agli attuali 192.
Nel 1906, sul fianco sinistro della scalinata guardando dalla sua base fu costruita una funicolare che operò per circa 60 anni fino a quando nel 1970, ormai obsoleta, venne sostituita da un ascensore, che funzionò fino al 1990. Nel 2004 venne realizzata una nuova funicolare.
La scalinata è alta 27 metri e ha una lunghezza di 142, ma per un’illusione ottica dà l’impressione di una lunghezza e di un’altezza ben maggiori. Infatti gli scalini hanno una larghezza variabile dai 21,7 metri della base ai 12,5 della cima. Un’altra peculiarità della scalinata è che chi dall’alto guarda verso basso scorge soltanto i tratti orizzontali della costruzione ma non i gradini; viceversa chi guarda dal basso verso l’alto vede soltanto i gradini ma non i tratti orizzontali. In cima alla scalinata si erge la statua bronzea del duca di Richelieu, governatore di Odessa dal 1803 al 1814, che è ritratto con una toga da antico romano.
Il paesaggio urbano odessita è particolarmente legati alle religioni qui presenti
In centro ci sono la cattedrale ortodossa della Trasfigurazione, la cattedrale cattolica dell’Assunzione, la cattedrale greco-ortodossa della Trinità, la cattedrale luterana di San Paolo, il monastero di Sant’Elia, la chiesa evangelica presbiteriana, la chiesa cattolica di San Pietro, la sinagoga centrale, la sinagoga Brodskij e la moschea Al Salam. La città è sede della diocesi cattolica di Odessa-Sinferopoli suffraganea dell’arcidiocesi di Leopoli, e dell’esarcato arcivescovile di Odessa della chiesa greco-cattolica ucraina.