Le cellule che costituiscono i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine hanno origine da cellule immature, conosciute come cellule staminali e prodotte dal midollo osseo. Nelle persone affette da leucemia la produzione di queste cellule è incontrollata e interferisce con lo sviluppo delle cellule del sangue normali.
Il tumore che colpisce le cellule del sangue è molto frequente soprattutto in età infantile; le leucemie acute, nello specifico, rappresentano il 25% dei tumori che colpiscono i bambini collocandosi quindi al primo posto. Invece, le leucemie croniche sono particolarmente tipiche dell’età adulta e più rare in età pediatrica.
La maggior parte delle leucemie viene da anomalie del DNA a carico dei cromosomi o dei singoli geni. Certe malattie genetiche, come ad esempio la sindrome di Down, espongono ad un rischio di sviluppare una leucemia 10/20 volte superiore al normale. Negli adulti, c’è un collegamento fra esposizione alle radiazioni e dei tipi di leucemia. Inoltre, vi è un’associazione con esposizione a sostanze chimiche quali il benzene e la formaldeide. Anche radioterapia o chemioterapia fatte per curare altre forme tumorali può maggiorare il rischio di sviluppare alcuni tipi di leucemia. Infine, sono stati infine identificati fattori di rischio non modificabili come l’età avanzata o il sesso maschile.
Le leucemie si distinguono comunemente in acute e croniche, in base alla loro velocità di progressione. Nella leucemia acuta le cellule tumorali aumentano velocemente di numero e la comparsa dei sintomi è più precoce, invece nella leucemia cronica le cellule proliferano più lentamente.
Un’altra distinzione importante riguarda le cellule d’origine del tumore. Quando la malattia nasce da cellule linfoidi nel midollo osseo si ha leucemia linfoide, invece, se la cellula d’origine è di tipo mieloide allora si parla di leucemia mieloide.
Quindi, i tipi più comuni di leucemia sono:
Vi sono poi tipi di leucemia più rari, come ad esempio la leucemia a cellule capellute.
La terapia adatta dipende dal tipo di leucemia ma soprattutto dall’età al momento della diagnosi. Il trattamento si avvale dell’utilizzo di varie terapie in combinazione o sequenza, con l’obiettivo di offrire una guarigione definitiva o almeno la qualità di vita migliore possibile, grazi soprattutto alle numerose borse di ricerca dedicate allo studio di questa patologia, come ad esempio quelle offerte dell’istituto Sergio Lombroso.
Le terapie maggiormente utilizzate sono la chemioterapia per bocca o per via endovenosa; terapie che stimolano il sistema immunitario al riconoscimento e alla distruzione delle cellule leucemiche; trapianto di cellule staminali per sostituire quelle malate. Invece, chirurgia e radioterapia hanno un ruolo marginale nella cura della leucemia.
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