Tempo di zampogne e ciaramelle, di mettersi in marcia per partecipare ad uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world music. Stiamo parlando de La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale XXV edizione. Sarà tempo di zampogne e ciaramelle il 17 e 18 novembre a Maranola (Latina). L’evento è in programma un mese prima della Novena di Natale.
Nei due giorni del Festival si potranno incontrare studiosi, musicisti, giornalisti di settore. Tanti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di seminari e molti i suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogna e ciaramella. Saranno provenienti da tante regioni d’Italia e dall’estero.
Sono attivi come costruttori di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri strumenti tradizionali. Infatti la mostra mercato di liuteria tradizionale di Maranola è tra gli appuntamenti più rilevanti del settore. Si tratta di una tappa obbligata per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica tradizionale, attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e degli zampognari.
La zampogna è passata dall’essere sull’orlo dell’estinzione ad una potente rinascita di interesse, di praticanti, di occasioni. Molti i musicisti ospiti invitati a formare il programma dei concerti con zampogne, pive e ciaramelle che arriveranno da tante regioni italiane e dall’estero per ricreare quel volano di energia e cultura popolare che da sempre caratterizza l’evento maranolese.
Il Premio Diego Carpitella per l’Artista 2018 sarà assegnato a Luca Barbarossa, eccezionale interprete e autore di un recente lavoro discografico molto attento alla tradizione popolare. Dall’estero arriverà l’eccezionale ensemble slovacco di Trombitasi Stefanikovci con le loro fujara, gaida e corni del Tatra. Inoltre ci saranno il combo franco-romagnolo delle Ance Strali, il duo siculo-laziale Cernuto/Macchia, la Polifonia Aurunca, le Sorelle Salvucci, Bandadriatica. E in più la presentazione dei nuovi lavori discografici di Raffaello Simeoni e di Giulio Bianco e varie generazioni di zampognari del Monti Aurunci, Ausoni, Mainarde e più in generale dell’area appenninica.
Con il premio il Festival promuove ragazzi e ragazze interessati agli strumenti musicali della tradizione popolare. Il premio è sostenuto da due delle più importanti Associazioni di categoria degli Autori ed Editori musicali italiani, ACEP ed UNEMIA. Tra le novità anche un laboratorio di danza curato da Francesca Trenta che permette di cimentarsi nei passi base di alcuni balli appenninici accompagnati dalle zampogne.
In occasione del Festival è prevista una sezione dedicata esclusivamente ai ragazzi con lezioni-concerto sul mondo pastorale. Infine piantumazione di nuove piante nella Villa comunale “Alberi di Canto” e percorsi enogastronomici con attività a “Plastica Zero”!
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