Tirana è una delle città più belle d’Europa. I turisti negli ultimi anni sono sempre più attratti dalla capitale albanese. In cima alla lista delle cose da vedere c’è Piazza di Skanerbeg. E’ intitolata ad un eroe nazionale albanese. Tra il 1444 e il 1466, pare abbia impedito ben 13 invasioni turche, prima di morire quando i turchi riuscirono nel loro intento. La resistenza di questo personaggio viene considerata per gli albanesi l’esempio più alto di nazionalismo. In ogni angolo della città si trovano statue di lui a cavallo e una piazza a lui dedicata.
E’ il più centrale della città, costruito durante l’epoca comunista. Parco di Rinia è un’isoletta verde nel centro della città con un piccolo bar ristorante che fa da punto di ritrovo per gli abitanti.
Ebbe un ruolo chiave durante le rivolte che portarono a termine con la caduta della Repubblica Popolare dell’Albania. Durante il regime comunista più di 2 mila moschee e chiese furono chiuse ed alcune distrutte. Infatti durante questo periodo qualsiasi culto, considerato una distrazione, era stato proibito. Nel 1991 oltre 10 mila persone entrarono in questa moschea e cominciarono a pregare. La Polizia non riuscì a impedirlo e questo fatto ebbe un significato cruciale per la caduta del regime.
Il mosaico che si trova sulla facciata dell’edificio non passa inosservato. E’ raffigurata l’evoluzione vittoriosa della nazione. Qui si trova un’ampia collezione di archeologia.
Significa che il vescovo di questa chiesa non risponde a nessuna autorità superiore. Questa chiesa ortodossa si trova a pochi metri dalla piazza centrale. Soffrì le conseguenze della campagna ateista di Hoxha. Venne ricostruita con il ritorno della democrazia.
Percorrendo il Boulevard Dëshmorët e Kombit dalla Piazza Skanderbeg si raggiunge La Piramide, un mausoleo costruito nel 1988 da Pranvera Hoxha, figlia del leader. L’idea di questa donna era quella di onorare il padre creando per lui una tomba come se si trovasse a Il Cairo e costruire un mausoleo dedicato alla grandezza della Repubblica Popolare di Albania. Senza ascoltare minimamente la volontà popolare fece costruire quindi La Piramide, una delle costruzioni più care della storia dell’Albania.
Durante l’epoca comunista questa era la zona residenziale dei membri del Partito Comunista. Qui abitava anche Enver Hoxha con la sua famiglia. Tutti gli altri cittadini non potevano accedere a questo quartiere dove si decideva il destino dell’intero Paese. Quando cadde il regime i cittadini ebbero la possibilità di entrare in questa zona della città e restarono stupiti del lusso in cui vivevano i membri di un partito che promuoveva l’idea che tutti i cittadini fossero uguali. Blloku è il quartiere più chic di Tirana.
In questo bunker antiatomico si trovano foto e filmati per ricostruire la storia dall’occupazione italiana fascista fino alla morte del dittatore comunista Enver Hoxha. La ricostruzione degli spazi è ben curata, e durante la visita non mancano giochi di luci e musiche.
Si trova nella piazza principale, vicino quindi alla Moschea ed al Museo Nazionale. Vale la pena salirci al tramonto, ma fate attenzione, si può accedere fino alle 19.00.
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