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A Barcellona immancabile la visita al Parc Güell

Le bellezze della capitale della Catalogna sono tutte uniche ed impareggiabili. Tra le più attrattive c’è Parc Güell, una delle opere di Gaudì, formato da giardini collocati sulla collina del Carmel a La Salut.

Le origini

La sua costruzione si deve all’industriale Eusebi Güell che eresse un quartiere residenziale per la borghesia incaricando del progetto Antoni Gaudì. In questo contesto fu realizzato un polmone verde tra il 1900 e il 1914, aperto ai visitatori dal 1926.

Parc Güell dal 1984 è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’architetto realizzò anche una villa dove visse con la sua famiglia sino al 1926. Questa abitazione è stata adibita a Casa-Museo Gaudì e dal 1969 è classificata come monumento storico di interesse nazionale.

Parc Güell oggi

Attualmente è un giardino comunale accessibile senza pagare nulla tranne per la zona monumentale dove bisogna pagare un ticket per entrare. Gli edifici che si trovano intorno all’entrata sono variopinti e con tetti appuntiti.

La terrazza principale

E’ Plaza de la Naturaleza dove campeggia una panchina a forma di un serpente del mare. Dalla terrazza si ammira Barcellona. Si vedono la Sagrada Familia, la Torre Agbar e la zona di Montjuic.

Il dragone

Una doppia scalinata abbinata a 2 muri compone una terrazza. Sotto vi sono 2 grotte. A destra venivano ospitati i cavalli. La scala è suddivisa in 3 parti. A metà  c’è lo scudo della Catalogna e più in alto la salamandra o il dragone, coperto da mosaici, emblema popolare del parco.

Le 86 colonne

Dalla scalinata del dragone si arriva alla Sala Hipostila composta da 86 colonne che si ispirano all’ordine dorico. Nella sala non ci sono colonne e si crea uno spazio che ricrea l’effetto di 3 navate.

Chiara Mangialupi

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