Negli ultimi decenni, il concetto di sostenibilità si è radicato sempre più in tutto il mondo, estendendosi anche al mondo delle imprese. L’urgenza di adottare pratiche aziendali sostenibili è diventata una priorità per affrontare i seri problemi ambientali e sociali che minacciano il nostro pianeta. In questo contesto, il bilancio di sostenibilità ambientale diventa uno strumento essenziale per valutare, misurare e comunicare l’impatto delle aziende sul piano ambientale, sociale ed economico.
Il bilancio di sostenibilità consente di misurare e comunicare i risultati ottenuti dalle politiche e dalle azioni adottate per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. È un documento integrato che va oltre i tradizionali bilanci finanziari, includendo indicatori ambientali e sociali.
In Italia, le aziende sono chiamate a redigere il bilancio di sostenibilità in base alla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Secondo questa direttiva, le imprese che soddisfano almeno due dei seguenti criteri sono obbligate a produrre il bilancio di sostenibilità:
Il bilancio deve essere fatto anche dalle società extra-europee che producono un fatturato di almeno 150 milioni di euro all’interno dell’Unione Europea. Questo report entrerà in vigore stabilmente dal 2025 per le società quotate. Per quanto riguarda le società non quotate di grandi dimensioni, l’obbligo è previsto per il 2026. Invece per le società extraeuropee l’obbligo scatterà dal 2029.
Per redigere il bilancio di sostenibilità bisogna seguire gli standard del Global Reporting Initiative (GRI standard) per poi essere verificato da una società di revisione.
Oltre al rispetto dei requisiti di CSRD, ci sono altri parametri chiave che definiscono la sostenibilità di un’impresa. La sostenibilità non si limita all’aspetto ambientale ma abbraccia anche l’aspetto sociale e quello economico. Pertanto, un’azienda sostenibile è quella che si impegna attivamente a:
Le imprese hanno un’enorme responsabilità nell’indirizzare il cambiamento verso una società più sostenibile. Oltre al rispetto degli obblighi normativi e al bilancio di sostenibilità, molte aziende stanno adottando volontariamente politiche e iniziative sostenibili come parte della loro strategia aziendale. Dal ridurre l’utilizzo di plastica a implementare programmi di riciclo, fino all’adozione di fonti energetiche rinnovabili, le aziende stanno dimostrando che è possibile unire profitto e sostenibilità.
L’obbligo di produrre un bilancio di sostenibilità non deve essere visto come qualcosa di negativo, anzi, le aziende possono trarre benefici da questo.
Si tratta di un modo per comunicare i propri valori, per far capire agli altri che si sta agendo in modo etico. Sarà quindi più facile attirare nuovi clienti e creare una rete stabile. I vantaggi si possono ottenere anche all’interno dell’azienda, perché i dipendenti saranno più orgogliosi e soddisfatti del proprio lavoro in una realtà che condivide certi valori importanti.
Inoltre, gli istituti finanziari offrono tassi di interesse più bassi alle aziende che dimostrano in modo chiaro e trasparente di essere sostenibili. Per poter contrastare l’impatto ambientale è importante che ognuno faccia la sua parte e le aziende hanno una grande responsabilità. Il futuro è green, chi inizia già ora ad andare verso questa direzione riuscirà a modificare le proprie politiche aziendali un po’ per volta, senza stravolgere totalmente il modo di lavorare di punto in bianco.
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