“C’è proprio tutto ciò che riguarda le mie deleghe nel titolo che è stato scelto per questo interessante evento che ha voluto coinvolgere medici, assistenti sociali, insegnanti, specializzandi, studenti e genitori. Il tema è senza dubbio complesso, ma altrettanto fondamentale: tutte le parti in causa devono essere consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento precoce di eventuali disturbi del neurosviluppo“. Lo ha detto l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, che, insieme al sottosegretario alla Presidenze della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha partecipato al corso di formazione dal titolo ‘Identificazione precoce e potenziamento dei disturbi del neurosviluppo: dagli strumenti carta-matita alle nuove tecnologie’.
Fermi ha lodato un “Progetto che nasce dal territorio e che coinvolge in maniera fattiva una squadra”. “Coinvolgere le scuole e le famiglie in questo processo – ha sottolineato Fermi – diventa importantissimo. L’alleanza che si crea con il servizio sanitario e il servizio sociale può portare a risultati utili grazie anche all’utilizzo di nuove e sempre più performanti tecnologie. Il riconoscimento precoce di eventuali bisogni educativi speciali può essere effettuato prima, nel contesto scolastico”.
“Regione Lombardia – ha aggiunto Fermi – è vicina e sostiene queste giornate di approfondimento. Lo fa nella consapevolezza che le esperienze maturate in questo ambito possono essere utili per tutti. E conscia che anche l’alleanza tra scuola, famiglie, servizio sanitario e servizio sociale deve rappresentare il futuro per i nostri territori”. “Progetti di grande prospettiva che permettono di affrontare i disturbi neuropsichiatrici dello sviluppo per tempo, di attivare una rete fra scuola, famiglia e istituzioni proprio con l’obiettivo di individuare precocemente il disagio e di evitarne dunque l’aggravamento e la progressiva sanitarizzazione”. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha definito così ‘Indipotens’ ed ‘Essence’, i due progetti illustrati durante il corso di formazione.
Il primo nasce dalla sinergia tra la Neuropsichiatria Infantile dell’Asst Sette Laghi e l’Ufficio scolastico di Varese. Il secondo, invece, da un partenariato accademico, con il Politecnico di Milano come capofila e l’Università dell’Insubria. Ed è finanziato dall’Unione Europea nel programma Horizon 2020. “Un modello di intervento – ha concluso Cattaneo – che, partendo da Varese, potrà fare scuola in Lombardia e in Italia”.
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