La Pro-Gest rimarrà fino al 30 giugno 2024 a Sesto Fiorentino, dove con novanta dipendenti produce cartoni ondulati per imballaggi industriali e ortofrutta. Scongiurato, dunque, l’immediato trasferimento delle attività ad Altopascio, dove operano altri centrotrenta lavoratori e dove, da oltre un anno, l’azienda aveva paventato di voler riunire l’intera produzione. L’intesa è stata siglata nella sede del Comune di Sesto Fiorentino, dove, assieme al consigliere del presidente per la crisi aziendali, Valerio Fabiani, e l’unità di crisi della Regione, c’erano il sindaco Lorenzo Falchi, i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati (Slc-Cgil e Fistel Cisl) e i rappresentanti dei lavoratori.
La Regione aveva proposto una ‘moratoria’ di tre anni, fino al 2025. La mediazione ne ha prodotta una di due, durante i quali Pro-Gest continuerà comunque a cercare, con la collaborazione anche della Regione, un nuovo sito, adeguato alle esigenze, e con l’impegno dell’azienda a condividere e concertare qualsiasi soluzione con Rsu, sindacati e istituzioni. “Ritengo importante il risultato ottenuto, frutto dell’attività di confronto dispiegata in questi mesi – commenta Fabiani -. La mediazione ci ha comunque consentito di conquistare l’impegno dell’azienda a condividere ogni scelta futura con Rsu, sindacati e istituzioni. L’obiettivo resta quello di favorire la ricerca di un nuovo sito che non crei disagi insostebibili per lavoratori, garantendo i livelli occupazionali, durante la moratoria ed anche dopo nell’eventualità di un trasferimento.”
L’azienda si è impegnata in tal senso, assicurando anche tutte le le mitigazioni e provvidenze accessibili a favore di chi fosse interessato a trasferirsi nella nuova sede di lavoro e concertandole con organizzazioni sindacali e rappresentanze dei lavoratori. La Regione continuerà a monitorare tutto il percorso. Con la firma dell’accordo Rsu e organizzazioni sindacali hanno revocato lo stato di agitazione.
“È stato un incontro lungo e con alcuni passaggi piuttosto difficili – dice il sindaco Lorenzo Falchi – Essere arrivati ad un punto d’incontro è un risultato senz’altro positivo, poiché offre alcuni elementi fermi ai lavoratori dopo mesi di incertezza. Per quanto ci riguarda continueremo, insieme alla Regione, a lavorare affinché si trovi una soluzione che non allontani il cartonificio dal nostro territorio, preservando i livelli occupazionali”.
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