l’attecchimento di microrganismi. L’uso d’impermeabilizzanti per calcestruzzo è la soluzione ideale per risolvere i problemi delle fognature.
Col passare del tempo, a causa di una mancata serie d’interventi di manutenzione, potrebbero insorgere diversi problemi alle fognature. Questi possono essere molteplici e di varia natura (rottura, reflusso, intasatura, perita dei liquidi, acque sporche che si mescolano tra loro, etc.), e non vanno assolutamente sottovalutati. Molte di queste problematiche, tuttavia, potrebbero essere evitate grazie all’utilizzo di specifici prodotti impermeabilizzanti.
Nella maggior parte delle strutture fognarie, se non sono correttamente impermeabilizzate, è possibile che si presentino delle infiltrazioni d’acqua al loro interno e il passaggio dei liquidi imprevisto provoca un degrado sempre maggiore.
Un’impermeabilizzazione esterna ha quindi il compito di resistere alla pressione dell’acqua, all’attecchimento di vegetali e microorganismi e deve essere duratura nel tempo.
Con tale termine generalmente si definiscono particolari sostanze chimiche di natura organica, proposte di solito in forma liquida, da utilizzare in aggiunta all’acqua, al cemento e agli aggregati.
Sebbene la percentuale necessaria sia molto bassa, questi prodotti sono in grado di determinare delle modifiche non trascurabili sul conglomerato. L’eccellente azione di tali materiali è testimoniata dalla grande popolarità raggiunta durante l’ultimo ventennio. Non a caso, infatti, rappresentano ormai una componente di “routine”, usata dalla maggior parte dei produttori del conglomerato cementizio.
Il mondo degli additivi da miscelare al calcestruzzo per renderlo impermeabile si è arricchito, nel tempo, di nuove tipologie. Tra i più comuni vi sono gli additivi fluidificanti, i ritardanti di presa, gli aeranti e gli acceleranti. Usati con minore frequenza, ma comunque importanti, sono gli agenti espansivi, gli impermeabilizzanti e gli inibitori di corrosione. I disarmanti e gli stagionanti sono invece adatti ai trattamenti superficiali.
Entrando nel campo degli additivi impermeabilizzanti, proposti sia sotto forma di polvere sia allo stato liquido, questi sono aggiunti all’impasto nel corso della fase di miscelazione. L’obiettivo finale è quello di limitare la porosità capillare che contraddistingue la pasta cementizia.
Questi additivi sono noti anche come “idrofughi” e sono particolarmente efficaci nel caso si vogliano impermeabilizzare le vasche e gli ambienti sotterranei, come ad esempio le strutture fognarie. Inoltre, garantiscono ottimi risultati nei confronti degli intonaci di facciata e sui muri soggetti a permeazioni di acqua frequenti.
Alcuni di questi prodotti sono poi basati sulla tecnologia Multiseal. Quest’ultima ha la particolarità di portare la massa del calcestruzzo a creare due formazioni cristalline distinte. La prima, entrando in profondità, riesce a sigillare i pori; mentre la seconda agisce a livello superficiale, formando una barriera in grado di resistere agli agenti chimici esterni. Questo tipo di additivi, quindi, se aggiunto al processo di miscelazione del calcestruzzo, vi eviterà di dover intervenire in futuro per far fronte ai problemi legati all’umidità, risparmiandovi anche eventuali fastidi alla fognatura.
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