Un viaggio immersi nella cultura andalusa a Malaga, uno dei centri più vivaci della Spagna. Nella visita immancabile la tappa alla Cattedrale di Màlaga, una delle opere architettoniche più suggestive del rinascimento dell’Andalusia.
La Cattedrale sorge nel centro storico su quel che rimaneva di un’antica moschea. La Chiesa di Nuestra Señora de la Encarnación è stata voluta dai Re Cattolici, realizzata tra il 1528 ed il 1783. Gli interventi vennero sospesi nel 1680 dopo un terremoto. Da allora rimase incompiuta. Non sono state eseguite le rifiniture della facciata e la torre sud.
La Chiesa madre di Malaga è stata così soprannominata Manquita, la piccola monca. Si racconta che le somme di denaro stanziate per terminare l’opera, furono usate per finanziare le guerre in America nel XIX secolo. La verità è che i soldi furono impiegati per pagare delle opere pubbliche.
La Cattedrale dell’Incarnazione si mostra in tutta la sua magnificenza con una facciata contraddistinta da colonne corinzie e da archi decorati (3) con marmi di 3 differenti colori. All’interno ci sono 3 navate. Racchiude stili architettonici differenti: neogotici, tardo-gotici, neoclassici, barocchi e rinascimentali. Le tre navate sono della medesima altezza, chiuse da volte a padiglione decorate che danno vita a cupole piccole.
Le cappelle laterali contengono opere d’arte preziose: dipinti di Josè de Riberàs, Pedro de Mena, Alonso Cano e Luis de Moralès. Nell’edificio è possibile visitare il Museo Cattedralizio, scrigno di opere sacre.
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