Sul Vallvidrera nella montagna di Barcellona sulle tracce di Montalbán, hijo de barrio verdadero, cresciuto in calle Botella nel Raval noto come Barrio Chino. Il turismo letterario è un’altra risorsa della capitale della Catalogna. Chi ama il detective gourmand Pepe Carvalho, troverà interessante leggere El niño del balcón, La Barcellona di Mánuel Vazquez Montalbán, scritto da Giuliano Malatesta.
Barcellona non è più quella di Pepe Carvalho e dei tempi del suo autore. Gli eventi moderni hanno cambiato vie e antichi quartieri. Ma leggendo l’opera di Malatesta si apprende che alcuni luoghi presenti nei racconti di Montalbán, sono ancora lì: il bar Marsella (Carrer de Sant Pau 65) e la cocktelería Boadas, il ristorante Casa Leopoldo nella storica sede di Carrer de Sant Rafael 24. C’è ancora il Can solè. Qui Montalban sceglieva il pesce.
Sempre vivo il mercato della Boqueria, dove il detective Pepe consumava pranzi veloci, e via Layetana, dove sorge il Palau de la Musica Catalana.
Manuel Vazquez si confonde con Pepe Carvalho. Senza il suo Pepe, cuoco dilettante, non esisterebbe il Montalbano di Camilleri, né il Commissario Charitos del greco Petros Markaris, tutti buon gustai e testimoni del proprio territorio.
La famiglia dell’autore ha autorizzato il giallista catalano Carlos Zanón, a proseguire le storie del detective di Raval. Una grande notizia per chi ama Barcelona e i racconti del commissario nato dalla penna di Montalban…
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