Venti milioni di praticanti al Mondo, anche in Europa, per il turismo naturista. In Italia non è molto diffuso. Ci sono di tanto in tanto dei gruppi di nudisti che individuano zone in cui passare momenti in totale nudità.
Da Torino arriva una novità in materia. La Commissione Turismo piemontese ha espresso parere favorevole al regolamento alla legge regionale 21 del 2015 che stabilisce zone appartate e discrete, sia private o pubbliche, tracciando una mappa dei luoghi idonei a praticare il turismo naturista.
La legge regionale 2015 era stata concepita perché non si creassero situazioni di imbarazzo con successive sanzioni. Una summa di proposte si tradussero in una legge mediante la quale si definirono le norme del turismo naturista.
Il titolare di un’are indicata (come un campeggio) e l’ente pubblico potranno decidere in modo autonomo se aprire o meno ai turisti naturisti. L’area dovrà essere munita di apposita segnaletica applicando anche le relative sanzioni se qualcuno intendesse contravvenire al regolamento.
Per la prevenzione dei fenomeni del voyeurismo sono stati definiti dei criteri come la disposizione di accessi programmati ed equilibrati tra uomini e donne. Si tratta di un’apertura importante verso una nuova forma di turismo sino ad oggi sconosciuta in Italia e che in altre realtà europee trova da tempo ampio spazio.
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