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“Intuarsi”: Quando l’amore si fa verbo e visione – la poesia di Maurizio Bonanno finalista al Dantebus

Nel panorama poetico italiano, dove spesso la parola si piega alla forma, Maurizio Bonanno compie un gesto audace: inventa un verbo, “intuarsi”, e lo trasforma in un universo emotivo. La sua lirica omonima, selezionata tra i finalisti del prestigioso concorso nazionale di poesia Dantebus, è un manifesto dell’amore come fusione, reciprocità, e conoscenza profonda.

Un neologismo che vibra di senso “Intuarsi” non è solo il titolo della poesia, ma il cuore pulsante del suo significato. Bonanno conia un verbo che non esiste nella lingua italiana, ma che nel suo contesto diventa necessario: intuarsi è entrare nell’altro, fondersi, capirsi, amarsi fino a diventare un “noi” indivisibile. La poesia si apre con un verso che richiama Dante e lo reinventa: «S’io m’intuassi, come tu t’inmii», un gioco linguistico che richiama l’“inmiarsi” dantesco, ma lo porta oltre, verso una dimensione contemporanea e carnale.

La struttura: un flusso di coscienza amoroso La lirica si sviluppa come un flusso continuo, senza punteggiatura, dove le parole si rincorrono e si fondono, proprio come gli amanti evocati. Non c’è spazio per la pausa, perché l’amore – quello vero – non conosce interruzioni. Ogni verso è un battito, ogni parola una fibra che vibra: “Penetrarsi in ogni fibra… con la mente e nel cuore”.

Il messaggio: l’amore come conoscenza e dono Bonanno ci ricorda che “Solo chi ama conosce / Solo chi conosce ama”, ribaltando la logica comune: l’amore non è solo sentimento, ma anche comprensione profonda. E questa comprensione si realizza nel dono totale: “La pelle, l’anima. Entrarsi, intuarsi”. È un invito a vivere l’amore non come possesso, ma come immersione reciproca.

Un ritorno poetico che lascia il segno Dopo oltre vent’anni di silenzio poetico, Bonanno torna con una lirica che è già diventata simbolo. La sua selezione tra i finalisti del Dantebus non è solo un riconoscimento, ma la conferma che la poesia può ancora inventare, sorprendere, e toccare corde profonde.

Maurizio Bonanno non ha solo scritto una poesia: ha creato una parola, un concetto, un’esperienza. Intuarsi è destinato a entrare nel vocabolario emotivo di chi ama davvero.

Domenico Nardo

Presidente dell'"Associazione Culturale Rachele Nardo-LLFF", avvocato, docente di discipline giuridiche ed economiche presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, scrittore, conduttore radiofonico.

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