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Scuola e Minori: la Grafologia diventa arma segreta contro bullismo e suicidio

Rende (CS), Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – L’Istituto Superiore di Scienze Religiose S.F.Sales in Rende -CS- della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, ha istituito per l’Anno Accademico 25/26 il corso di esame (II anno biennio Licenza in Teologia) in “Grafologia a tutela dei Minori”, voluto fortemente dal Rev. Prof Salatino di comune accordo con il Vice Direttore Prof. Sac. Emanuele Scarpino e l’intero Consiglio d’Istituto e con l’approvazione dell’Arcivescovo Mons. Giovanni Checchinato (ArciDiocesi Cosenza/Bisignano), ritenendola fondamentale per offrire ai futuri docenti di Religione Cattolica un supporto importante nella comprensione degli alunni, nell’interpretare nel modo corretto atteggiamenti di chiusura (il silenzio), di insofferenza, di aggressività, di un figlio/studente, che possono celare delle problematiche più o meno gravi, e che dalla scrittura possono essere “osservate e comprese”.

Dopo la Scuola di Grafologia Seraphicum della Facoltà Teologica San Bonaventura in Roma, l’Istituto di Scienze Religiose San Francesco di Sales di Rende è la seconda Facoltà Teologica che apre allo studio della Grafologia in tutto il meridione d’Italia.

I Grafologi non sono mai invitati a dialogare su quanto la disciplina si rivela strumento efficace nella prevenzione del Bullismo e del Suicidio, nei quali sempre più soggetti soprattutto adolescenti, vi cadono inesorabilmente.

Il termine bullismo che deriva dalla parola inglese Bulling, indica una azione violenta ed intimidatoria. Un comportamento aggressivo, intimidatorio, e soprattutto intenzionale e ripetuto nel tempo, attuato da un singolo o un gruppo di persone – i cosìdetti Bulli – , nei confronti di una persona (la vittima) esercitando coercizione, potere fisico, psicologico nelle forme fisiche verbali, sociali (esclusione e isolamento), psicologiche, esercitate di persona o attraverso i social o il cyberbullismo (canali digitali, mail, messaggi, chat, foto.. ecc..). che può manifestarsi in tutti i luoghi sociali, dalla scuola allo svago, agli oratori, nei parchi, nei centri spostivi, oggi molto diffuso con il cyber; anche se è la Scuola che resta il principale luogo della sua manifestazione. Il Bullismo è una piaga sociale, subdola, invisibile e dolorosa, causando anche danni irreversibili come ad esempio la morte, si pensi alle vittime che scelgono il suicidio non riuscendo a sopportare il peso della condizione in cui sono costretti.

Cosa può fare la Grafologia e dunque il Grafologo?

La Grafologia può individuare precocemente i segnali del disagio legati al bullismo, sia del bullo che del bullizzato (vittima) due diverse tipologie di disagio; nella maggior parte dei casi i “bulli” sono ex vittime di violenze di vario genere, ed anche provenienti da ambiti familiari ed educativi con sofferenza sociale o viziati. Essa studia attraverso la scrittura (tracciato letterale, numerico, i disegni gli scarabocchi e ogni segno che la mano (mezzo) deposita nel foglio (campo scrivente)) tutti i segnali del disagio che riconducono sia alla Aggressività che alla eccessiva Vulnerabilità, in quanto l’esame grafologico del comportamento umano relaziona sulla natura più intima del soggetto e la complessità della mente, grazie anche all’applicazione dei principi di fisiologia e fisica strutturale spieganti le principali fenomenologie grafiche, attraverso la neurofisiologia del movimento scrittorio. Capace di individuare i segnali che portano al formarsi del pensiero suicidario. Infatti la disciplina è definita e collocata tra le scienze che si occupano della conoscenza dell’uomo “È la scienza che dalla espressione grafica naturale dello scrivente ne rileva la personalità psicofisica con le componenti intellettive, tendenze temperamentali, attitudini professionali, costituzione somatica, predisposizioni morbose, congenite e in atto. Interagisce con altre scienze come la psicologia, la pedagogia, la sociologia, la medicina, la psichiatria, ecc., e trova ampio spazio dove sono richiesti comprensione e conoscenza dell’uomo con un occhio attento alla complessità e all’interazione dinamica” (LTorbidoni – L.Zanin – Grafologia, Testo teorico-pratico, Ed. La Scuola 2001 – Ist Grafologico “G. Moretti”).

E la scrittura è in assoluto il TEST PROIETTIVO per eccellenza, a livello sostanziale è il precipitato esistenziale materializzato depositato sul foglio; a livello scientifico è funzione cerebrale e corticale, è dinamismo. La scrittura costituisce un aspetto fondamentale dell’attività espressiva dell’uomo, impegnando la mano, le dita e l’intera partecipazione della persona, che ne inserisce le proprie energie, consce e inconsce. Tra queste forze che conducono al gesto grafico, trovasi l’intelligenza che formula il pensiero, la volontà della decisione per l’atto esecutivo, il sistema neuromuscolare e l’individualizzazione del segno grafico.

La presenza del Grafologo nelle scuole non è solo importante, ma necessaria e di grande supporto, sia per gli insegnanti che nell’insieme delle equipe multidisciplinari e soprattutto nei confronti degli alunni. Il Grafologo non pone una etichetta ma offre cura, protezione e sostegno, la scrittura esaminata dal grafologo è specchio di benessere scolastico. Alla Grafologia generale si aggiunge la specialistica della Età Evolutiva che esamina l’evoluzione del gesto grafico comprendendo le potenzialità in atto o in itinere, le difficoltà di apprendimento e soprattutto le difficoltà comportamentali. Così anche nel suicidio, che rappresenta la peggiore tragedia umana, epilogo di una sofferenza interiore estrema della persona che lo compie, e fonte di dolore per coloro che devono accettarlo, dove talvolta non bastano i segnali esterni che possono manifestarsi soprattutto nell’alterazione comportamentale ed i fattori a rischio (traumi, abusi), l’esame verte sulla combinazione dei segni ed alcune particolarità dei tratti e del tracciato.

Effettuata la Grafodiagnostica del Gramma Scritturale (foglio di carta e tracciato), cioè la Visualizzazione Spaziale del foglio, la Neurofisiologia del Tracciato e la Strutturazione dello scritto, possono rilevarsi da subito le variazioni naturali ed artificiose della scrittura, se presente la correlazione tra i dati grafologici e quelli extragrafologici, la relazione tra la scrittura corrente ed il font di scrittura scelto e utilizzato, la correlazione delle impostazioni generali della scrittura, le modalità di collocazione dei margini, gli ingombri, la scelta dei colori, la punteggiatura e l’ortografia. L’analisi dello scritto è totale nei 3 livelli: paragrafico (contaminazioni, sostituzioni, perseverazioni), estragrafico (grammatica e sintassi, neologismi, disortografie), grafico (semeiotica dei segni, delle categorie e delle dominanti del contesto grafico). Possono essere individuati i tratti legati all’aggressività, alla tendenza all’isolamento, al disagio, alle tensioni interiori, agli atteggiamenti dominanti in generale, e nel particolare per l’aggressività indici concreti come rigidità, bisogno di controllo, mancanza di empatia, nascondimento, ammanieramento, chiusura; invece per l’estrema vulnerabilità bassa o assenza di autostima, insicurezza, isolamento, eccessiva adattabilità… e altro ancora. Così nel suicidio, si riscontrano un insieme di segni, come risulta da alcune ricerche poste in essere da valenti grafologi esperti nel settore ed altri professionisti, che hanno individuato il segno della “scrittura Stentata” (trascinamento, fatica nel ripartire, a tratti strattonata, impacciata e con contorsioni letterali lungo il tragitto del rigo) come principale, seguito da tremori localizzati, intozzature, annerimenti (scatti dovuti a tensione muscolare causata da inquietudine costante). Concludendo, la Scienza Umana Grafologica, per l’unicità ed irripetibilità della scrittura di ciascun individuo, è un valido mezzo di ascolto dello scrivente ed il grafologo un efficace strumento per comprendere e, perché no, a volte e se di ciò richiesto, dischiudere quelle tristi e buie finestre che spesso ottenebrano l’essere umano, e senza presunzione di diagnosi rigorosamente scientifiche, diviene fonte copiosa di utili e non altrimenti desumibili informazioni sullo scrivente. È giusto quindi dare voce alla Grafologia.

Carmensita Furlano

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