Paravati, 4 ottobre 2025 — C’è un silenzio che parla più di mille parole. È il silenzio che ha avvolto la comunità di Mileto-Paravati dopo la tragica scomparsa del piccolo Leonardo Currà, di appena quattro mesi. Un angelo che ha lasciato questa terra troppo presto, lasciando dietro di sé un vuoto che nessuna parola potrà mai colmare.
Leonardo era il primo figlio di Gianluca e Katia, una giovane coppia amata e stimata da tutti. La sua morte ha spezzato il cuore non solo dei genitori, ma di un intero paese che si è stretto attorno a loro con un abbraccio collettivo fatto di lacrime, preghiere e silenziosa solidarietà.
Il giorno dei funerali, la chiesa di Maria Santissima degli Angeli si è riempita di volti segnati dal dolore. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino, ma è stato il cuore della gente a fermarsi davvero. In ogni sguardo, in ogni fiore, in ogni candela accesa, c’era un messaggio: “Non siete soli”.
La comunità ha dimostrato che, anche nel buio più profondo, l’amore può essere luce. Che il dolore condiviso diventa forza. Che la vita, pur nella sua fragilità, ha un senso profondo: quello di essere vissuta con amore, e di lasciare tracce di sé nel cuore degli altri.
La Procura di Cosenza ha aperto un’indagine per fare chiarezza sulle circostanze della morte di Leonardo. La cartella clinica è stata sequestrata e sarà eseguita l’autopsia. La giustizia farà il suo corso, come è giusto che sia. Ma oggi, ora, questo è il tempo del dolore. È il tempo del silenzio che consola, degli abbracci che non chiedono spiegazioni, delle lacrime che parlano più di ogni parola.
La morte di un bambino è un evento che scuote le fondamenta dell’esistenza. Ci si chiede “perché?”, si cerca un senso, si lotta contro l’ingiustizia apparente. Ma forse il senso della vita non sta nella sua durata, bensì nella sua intensità. Leonardo, con il suo sorriso, con la sua innocenza, ha insegnato a tutti quanto sia prezioso ogni singolo giorno.
In suo nome, la comunità può scegliere di vivere con più consapevolezza, più gentilezza, più amore. Perché ogni vita, anche la più breve, è un dono. E ogni dono merita di essere onorato con gratitudine e memoria.
Con profonda commozione e sincero dolore, l’Associazione Culturale Rachele Nardo LLFF ODV, si unisce al lutto che ha colpito la famiglia Currà e l’intera comunità di Mileto-Paravati per la prematura scomparsa del piccolo Leonardo.
Un angelo volato via troppo presto, lasciando dietro di sé un silenzio che grida amore, una luce che continuerà a brillare nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato. In momenti come questi, le parole si fanno leggere, ma il cuore si fa pesante. Eppure, è proprio nel dolore che la comunità si stringe, si fa famiglia, si fa abbraccio.
A Gianluca e Katia, genitori coraggiosi e spezzati dal dolore, va il nostro pensiero più profondo. A voi, e a tutta Paravati, giunga la nostra vicinanza sincera, il nostro abbraccio ideale, e la promessa che Leonardo non sarà mai dimenticato.
Che il suo breve passaggio sulla terra sia per tutti noi un richiamo al valore della vita, alla sua sacralità, alla necessità di viverla con amore, con rispetto, con gratitudine. Perché anche la più piccola esistenza può insegnare il senso più grande.
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