A Barcellona il Natale si vive con una miscela unica di tradizione catalana e influenze internazionali. Chi visita la città in dicembre noterà subito la presenza diffusa di decorazioni luminose, presepi elaborati e mercatini natalizi. Ma una domanda sorge spontanea: a Barcellona si usa l’albero di Natale vero o finto? La risposta non è così scontata, e ci porta a scoprire aspetti curiosi delle usanze locali.
L’albero di Natale non è una tradizione originaria catalana. Fino a qualche decennio fa, la vera protagonista del Natale in Catalogna era (e in parte resta) la rappresentazione del presepe, o “pessebre” in catalano. Ancora oggi, le famiglie catalane ne allestiscono versioni accurate e artigianali, spesso arricchite dalla figura bizzarra del “caganer”, un pastore nell’atto di defecare, simbolo di fertilità e buon auspicio. Tuttavia, con l’influsso culturale anglosassone e la globalizzazione, anche a Barcellona l’albero ha guadagnato terreno.
Nelle case dei barcellonesi oggi è comune trovare l’albero di Natale, prevalentemente finto. Le ragioni sono pratiche: l’uso di alberi artificiali riduce i costi, semplifica la manutenzione e si allinea alle sensibilità ambientali crescenti. Il clima mediterraneo, mite anche in dicembre, non favorisce la conservazione di alberi veri nelle abitazioni. Eppure, nei quartieri più tradizionali o in alcune famiglie legate alle usanze europee del Nord, non è raro trovare abeti naturali, spesso acquistati nei mercatini locali o nei vivai allestiti per le feste.
L’aspetto interessante è che l’albero, che un tempo era un simbolo estraneo alla cultura catalana, oggi viene reinterpretato con creatività. In molti casi, non si tratta del classico abete addobbato con palline rosse e oro, ma di installazioni originali, sostenibili, fatte con materiali riciclati o con ornamenti artigianali. Alcuni artisti urbani trasformano i balconi in veri e propri angoli natalizi alternativi, usando legno, stoffa o addirittura metallo.
Il comune di Barcellona partecipa attivamente alla magia natalizia, installando alberi luminosi nelle piazze più frequentate come Plaça de Catalunya, la Rambla e il Passeig de Gràcia. Anche in questi casi, si prediligono soluzioni scenografiche e tecnologiche, spesso con strutture in acciaio e luci LED, più che veri abeti. L’obiettivo è offrire uno spettacolo visivo sostenibile e d’impatto, coerente con lo spirito innovativo della città.
Una menzione speciale merita il “Tió de Nadal” (il ceppo di Natale), una tradizione tutta catalana che convive con l’albero e lo supera in importanza affettiva. Si tratta di un tronco di legno con occhi, bocca e coperto da una copertina, che “caga regali” la notte di Natale dopo essere stato “nutrito” per settimane dai bambini. È una delle tradizioni più amate e coinvolgenti, che rende il Natale barcellonese profondamente legato alla cultura locale.
In sintesi, a Barcellona l’albero di Natale esiste, ma ha assunto una forma e un significato peculiari. Spesso è finto, talvolta creativo, sempre inserito in un contesto dove la tradizione catalana riesce a convivere armoniosamente con le mode internazionali. E mentre i rami si riempiono di luci, il ceppo ride, pronto a regalare dolci e sorrisi.
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