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Luce Interiore: a Carovigno un omaggio a Giuseppe Colucci nel primo anniversario della sua scomparsa

La retrospettiva al Castello Dentice di Frasso dal 20 al 31 agosto 2025 celebra l’arte visionaria del maestro pugliese, riconosciuto a livello internazionale per la sua ricerca innovativa e capace di tradurre le sue figure mediterranee in simboli universali.

Dal 20 al 31 agosto 2025, il Castello Dentice di Frasso di Carovigno, ospiterà Luce Interiore, mostra a cura di Maria Conserva Colucci dedicata alle opere di Giuseppe Colucci, artista pugliese, originario di Ostuni, celebrato per la sua capacità di trasformare il corpo femminile in un racconto onirico e sensuale. La mostra si svolgerà ad un anno dalla scomparsa dell’autore avvenuta il 20 agosto 2024 a Carovigno, città in cui Colucci risiedeva da anni.

La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal martedì al venerdì (09:30-12:30 / 18:00-22:00) e nei weekend (10:00-13:00 / 18:00-21:00). Il vernissage è previsto per il 20 agosto alle ore 20:00.

L’evento inaugurale del 20 agosto vedrà i saluti istituzionali del Sindaco di Carovigno Dott. Massimo Lanzilotti, del Consigliere Regione Puglia Avv. Alessandro Leoci, dell’Assessore Regione Puglia Avv. Fabiano Amati, dell’Assessore alla Cultura Dott.ssa Sabina Franco e della Presidente dell’Associazione “Le Colonne” Dott.ssa Anna Cinti. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Carovigno.

GIUSEPPE COLUCCI – L’ARTE COME RAGIONE DI VITA

«Questa esposizione è un invito a scoprire e vivere la sua arte fuori dagli spazi museali, a entrare in relazione diretta con il pubblico. Giuseppe ha dedicato la vita alla sperimentazione e alla bellezza: con questa mostra, vogliamo che la sua luce interiore, trasfigurata in simbolo universale – come dichiarato da Philippe Daverio nel 2019 – divenga momento di dialogo, palpito di luce, istante di eternità abitato da significati sempre nuovi, riflessi nello sguardo del fruitore, continui a brillare», dichiara Maria Conserva Colucci, curatrice dell’evento.

La tecnica innovativa di Giuseppe Colucci, sofisticata e intensa, racconta seducenti fiabe visive dove figure femminili emergono da scenari astratti e atemporali, preludi di un’armonia corporea intrisa di allusività gentile e sognante. Colucci sapeva esaltare la nudità con un sensuale gioco di luci intermittenti, chiaroscuri di pregio estetico e sapienti contrasti di pieni e vuoti, spingendo l’osservatore oltre la soglia di un simbolismo surreale e aprendo a infinite possibilità sperimentali.

«Giuseppe era una persona discreta, che non amava mettersi in mostra. Per me è importante che i cittadini di Carovigno e non solo conoscano la sua arte, riconosciuta da critici come Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati, Paolo Levi ed altri», racconta la curatrice Maria Conserva Colucci.

«La mostra si chiama Luce Interiore perché per lui l’essere umano deve essere come le lucciole: illuminarsi dall’interno e farsi notare per ciò che è davvero, non per l’esteriorità».

Colucci ha rappresentato l’Italia nel 2015 al Castello Sforza di Milano in occasione di Expo City ed Expo Gate, selezionato da una commissione scientifica per la sua tecnica innovativa, e ha visto le sue opere pubblicate nei cataloghi ufficiali dell’evento. È presente con lavori su riviste e cataloghi di prestigio come ArteArtein e CAM Sezione Oro, e ha vinto numerosi premi che ne hanno consacrato il valore nell’ambito della ricerca e dell’avanguardia artistica.

Alessandro Nardelli

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