Dal 23 al 29 giugno 2025, gli spazi del Club Artisti “La Fenice” di Tropea hanno ospitato MatericAl, mostra personale di Alberto Polistena, artista calabrese che fa della materia una voce per raccontare identità, tradizione e vissuto.
Il titolo della mostra, MatericAl, è un gioco di parole che unisce il termine “materico” – chiave della sua poetica visiva – al suo stesso nome, Alberto, trasformando così l’identità dell’artista in espressione stilistica.
Nato nel 1959 a Vibo Valentia, dove tuttora vive e opera, Polistena si è formato inizialmente nell’ambito della meccanica industriale, per poi seguire parallelamente la sua autentica passione per l’arte, dedicandosi al restauro di mobili d’epoca e diplomandosi nel 2020 in arti figurative presso il Liceo Artistico “D. Colao”.
Autodidatta e sperimentatore, è profondamente influenzato da artisti calabresi come Reginaldo D’Agostino, Enotrio Pugliese e Franco Natale.
Le sue opere si nutrono di un forte attaccamento alla Calabria, ai suoi simboli, ai suoi mestieri, alle sue memorie, e si distinguono per l’uso materico di sughero, sabbia, metallo, legno di recupero e colori acrilici.
Polistena cerca una forma d’arte che sia tangibile e unica, capace di lasciare un’impronta personale e riconoscibile, ma anche di trasmettere emozione e riflessione.
Tra le opere esposte a Tropea:
“Antroposcacchi di Re Miciu” – Un’opera simbolica e ironica, con sughero e sabbia, che racconta i personaggi e le tradizioni del borgo di Briatico: tamburinari, pescatori, la Torre Saracena. Un gioco che diventa affresco antropologico.
“Scatole di latta” – Ricorda con nostalgia la semplicità del passato e le forme del consumo di un tempo, esaltando l’estetica dei materiali di uso comune e carichi di memoria.
“Baciamo molto (Besamos mucho)” – Un’opera di forte denuncia politica sul tema dei dazi economici internazionali, con la particolarità della scrittura da destra a sinistra: il testo è leggibile solo grazie a uno specchio applicato accanto all’opera, che coinvolge lo spettatore in un gioco percettivo e simbolico.
“Annegate speranze” – Un frammento autentico di legno spiaggiato, recuperato lungo la costa di Cutro dopo il tragico naufragio del 2023. Un’opera scarna, essenziale, dal forte impatto emotivo, che riflette sul dramma delle migrazioni.
Polistena è un artista che costruisce narrazioni visive, tattili e simboliche, dove ogni materiale è scelto con cura e significato.
MatericAl è dunque più di una mostra: è un viaggio nella memoria, nella denuncia, nel desiderio di bellezza e autenticità.
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