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Essere poeta oggi: una voce che sente per tutti.

Non ho scelto di scrivere poesie. È stata la poesia a scegliere me. È entrata in punta di piedi, ma con una forza tale da non lasciarmi alternative. Scrivere, per me, non è un hobby né un esercizio di stile: è una necessità, un gesto vitale, come respirare quando il mondo fuori diventa troppo rumoroso o troppo silenzioso.

Nel mio percorso, ho capito che la poesia nasce proprio là dove il linguaggio quotidiano si arrende. È lì che le immagini prendono il posto dei discorsi, che le emozioni diventano versi. E in quel passaggio fragile e potente, prende forma “Il poeta”, una poesia che è autoritratto e specchio, confessione e invito.

Il poeta non è solo un artista. È un osservatore affamato di senso, un raccoglitore di emozioni, un messaggero silenzioso di verità che tanti sentono ma non riescono a dire. Vive in equilibrio precario tra il mondo interiore e quello esteriore, tra ciò che sente e ciò che condivide. Mangia emozioni e le gusta in solitudine, trasforma l’amarezza in carezza, cerca nel dolore non solo sopravvivenza, ma generosità.

Viviamo in un’epoca in cui la poesia sembra marginale, quasi superflua. Eppure, più il mondo accelera, più sento il bisogno di rallentare e ascoltare. Perché scrivere poesia non è un atto individuale: è cercare un ponte tra cuori che spesso non si conoscono, ma si riconoscono.

Condivido oggi Il poeta con il desiderio che possa toccare anche solo una corda, risvegliare un’immagine, far sentire meno soli. Perché in fondo, anche se il poeta è spesso solo, non scrive mai soltanto per sé.

Il poeta

Il poeta non dorme, sogna!

Il poeta non avverte il dolore, soffre.

Il poeta non parla, ingoia le sue parole.

Il poeta sogna per gli altri

soffre per gli altri

parla per gli altri.

Il poeta mangia emozioni

e li gusta da solo,

ingoia amarezza e la fa apparire

come una carezza.

Il poeta ha un mondo interiore

che a volte si scontra con quello esteriore.

Il poeta vuole capire

e non vuole morire.

Al poeta non bastano i propri sogni,

propri dolori e le proprie amarezze.

Lui, non ha un mondo.

Lui è il suo mondo profondo!

 

 

Domenico Nardo

Presidente dell'"Associazione Culturale Rachele Nardo-LLFF", avvocato, docente di discipline giuridiche ed economiche presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, scrittore, conduttore radiofonico.

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