Dopo il successo della prima edizione, che nel 2024 ha visto esibirsi a Perugia talenti provenienti da tutta Europa, torna nel 2025 il Premio “Alberto Alberti per il Jazz”, riconoscimento nato per celebrare una delle figure chiave del jazz italiano ed europeo. Promosso da Doppio Jazz e Stix Music Club, il concorso giunge alla sua seconda edizione e si conferma come un punto di riferimento per le nuove generazioni di musicisti jazz.
Aperto a solisti, cantanti, band e ensemble fino a 12 componenti, senza limiti di età o provenienza geografica, il Premio si rivolge ad artisti non vincolati da contratti discografici o manageriali. Al vincitore verrà offerto un contratto con l’etichetta A.MA Records, comprensivo di produzione, pubblicazione e distribuzione di un CD a livello nazionale, accompagnato da una strategia di promozione professionale.
Le iscrizioni sono aperte fino al 20 settembre 2025. Dopo una selezione preliminare basata su materiali audio e video, i candidati selezionati saranno invitati a audizioni dal vivo tra settembre e dicembre. Il concorso si concluderà a fine dicembre con le finali e un grande concerto pubblico presso lo Stix Music Club di Perugia, nella zona di Madonna Alta.
Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili sui siti
📍 www.doppiojazz.it – www.stix.it – www.premioperugia.it
📧 Invio candidature: info@doppiojazz.it / stix@stix.it / info@premioperugia.it
Alberto Alberti, il visionario del jazz europeo
Figura carismatica e poliedrica, Alberto Alberti è stato un protagonista assoluto nella diffusione del jazz nel Vecchio Continente. Nato a Bologna, già negli anni Cinquanta si inserì nella scena jazz internazionale. A Londra scoprì il valore dei dischi d’importazione, fondando poi il leggendario Disclub di Bologna, primo negozio italiano interamente dedicato al jazz.
Nel 1958 creò il Bologna Jazz Festival, e nel 1973 fu tra gli ideatori del progetto che avrebbe cambiato per sempre il panorama musicale italiano: Umbria Jazz. Fu promoter, talent scout e manager di giganti come Miles Davis, Chet Baker, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, portando in Europa artisti che avrebbero ispirato intere generazioni.
Nel 1976, con Sergio Veschi, fondò Red Records, etichetta che divenne un pilastro del jazz europeo, pubblicando lavori di Sam Rivers, Joe Henderson, Massimo Urbani e molti altri. La sua capacità di unire visione culturale, competenza tecnica e pragmatismo organizzativo lo rese un mediatore essenziale tra arte e industria musicale.
Alberti morì nel 2006, poco dopo essere stato chiamato a rilanciare il Festival Jazz di Bologna. Oggi la sua eredità vive non solo nei dischi e nei festival da lui creati, ma anche in iniziative come il Premio Perugia, che porta avanti la sua missione: rendere il jazz accessibile, vivo e internazionale.
Un Premio che è anche un tributo
La seconda edizione del Premio non è solo un concorso musicale: è un omaggio alla memoria e alla visione europea di un pioniere. È un’occasione per Perugia – città simbolo del jazz – di continuare a essere crocevia di culture, talenti e sonorità. Ed è un’opportunità concreta per i giovani artisti di entrare in rete con il circuito professionale europeo, grazie a un riconoscimento che unisce valore artistico, memoria storica e slancio internazionale.
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