Con milioni di follower sui social e teatri pieni in tutta Italia, Mandrake racconta il suo legame speciale con la Sicilia e il coraggio di cambiare vita per inseguire un sogno.
Dai video virali agli applausi dal vivo. Mandrake, nome d’arte di Giuseppe Ninno, è il volto di un fenomeno che unisce tutte le generazioni, con uno stile unico che mescola ironia, spontaneità e un’energia travolgente. Un percorso che parte dal web e arriva fino ai palcoscenici italiani, con un legame speciale con la Sicilia, terra che gli ha regalato emozioni e successi.
Mandrake è oggi uno degli artisti più amati sia online che nei teatri, capace di trasformare sketch e osservazioni quotidiane in spettacoli esilaranti e mai banali.
«Se dovessi descrivermi – racconta prima di salire sul palco – direi permaloso, improvvisatore e umile. Ho capito che potevo farne un mestiere quando è arrivato il primo bonifico da YouTube. È stato il segnale che forse potevo crederci davvero».
Sul palco, il suo show prende vita da un gigantesco smartphone: video, battute, improvvisazioni e un contatto diretto con il pubblico che rende ogni serata unica. «L’applauso dal vivo – sottolinea – è qualcosa che ti travolge. Il like sui social è solo un numero, ma l’applauso lo vivi sulla pelle».
Il suo successo è trasversale: adolescenti, genitori, nonni. Tutti trovano nei suoi spettacoli qualcosa che li riguarda. «Dal quindicenne di TikTok alla nonna che riceve il biglietto per il mio spettacolo come regalo di compleanno. È emozionante vedere come la comicità unisca le generazioni».
Mandrake, però, non si limita a esibirsi. Dopo ogni spettacolo si ferma a parlare con il pubblico, a raccogliere sorrisi, a costruire quel legame umano che, come lui stesso racconta, «fa la differenza».
Un episodio, in particolare, gli è rimasto nel cuore: «A Roma ci hanno rubato tutti i vestiti di scena. Sembrava una tragedia, ma il pubblico ci ha salvato: un bambino ci ha donato la sua vestaglia e una mamma il pigiama del marito. È stato un momento indimenticabile».
Mandrake è amato in tutta Italia, ma con la Sicilia ha un rapporto ancora più profondo.
«La prima volta che venni in Sicilia fu nel 2002, a Noto. Rimasi incantato dal calore della gente. Ancora oggi, ogni volta che torno, mi sento a casa. I sold out a Palermo, Catania, Agrigento, Ragusa… E poi i gesti meravigliosi: come quel signore che è entrato in un ristorante con una teglia di cannoli siciliani per noi!».
Un amore ricambiato che quest’estate lo porterà di nuovo sull’Isola, con nuove date a Enna, Gela, Palermo, Partanna, Zafferana Etnea e al suggestivo Teatro Greco di Tindari.
La storia di Mandrake è anche una storia di coraggio. A 37 anni ha lasciato un lavoro sicuro per inseguire il suo sogno.
«Avevo una casa, un mutuo, una famiglia. Ma sentivo che dovevo provarci. Prima dedicavo il 50% alla mia passione, ora ci metto il 100%. E i risultati sono arrivati: quasi sei milioni di follower, teatri pieni, un cartone animato in lavorazione».
Oggi guarda al futuro con entusiasmo: «Il mio prossimo sogno è il cinema. Ci stiamo lavorando. Ma intanto continuo il tour teatrale fino a gennaio. Finché ci sarà qualcuno pronto a ridere con me, io sarò lì, felice sotto i riflettori».
Mandrake non è solo un comico. È la prova che credere nei sogni, con passione e determinazione, può davvero cambiare la vita.
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