Oggi 25 Aprile oltre che essere Festa della Liberazione e la festa di San Marco Evangelista. San Marco fu eletto da Dio ad essere il portavoce dello Spirito Santo, scrivendo la vita e la dottrina del Signore Gesù Cristo. Gli atti di questo Santo sono un apocrifo del Nuovo Testamento relativi a San Marco Evengelista, scritti nel quarto e quinto secolo. Il Vangelo Secondo Marco è composto da 16 capitoli. Tutti i Vangeli parlano del Mistero di Gesù, la Sua vita, la Sua morte e Resurrezione. I quattro Vangeli furono scritti dagli Apostoli come Matteo e Giovanni o da persone a Loro vicine come Marco e Luca.
La festa di San Marco e anche una festa patronale in particolare nella mitica Città di Venezia, nella Regione del Veneto ma anche a Latina con le solenni celebrazioni in onore del Santo. Le funzioni religiose più importanti a Venezia vengono presiedute dal Patriarca di Venezia nella Basilica di San Marco. La tradizione vuole che a Venezia, sia regalato in questa giornata alle proprie mogli o fidanzate un bocciolo di rosa rossa in segno di amore “il bocciolo di San marco”.
Anche il Battaglione, poi Reggimento e ora Brigata Marina San Marco, porta il nome dell’Evangelista, infatti, il sito ufficiale del Ministero della Difesa porta:
“Sapevate perché il Battaglione della Marina “San Marco” porta questo nome? Cominciamo dalla sua storia. Difendere porti e arsenali navali, dotare le navi da guerra di “compagnie da sbarco”, sono questi solo alcuni dei compiti del costituendo Corpo di Fanteria “Real Marina”, istituto il 21 marzo 1861. Breve fu però la vita del Corpo, poiché restrizioni di bilancio lo portarono già nel 1878 allo scioglimento, ad esclusione delle compagnie da sbarco composte da parte degli equipaggi della navi che operarono in Africa, a Creta, durante la rivolta dei boxer in Cina nel 1900 e in Libia nella città di Tripoli nel 1911. All’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, il Corpo venne ricostituito, sebbene in forma non ufficiale in quanto non dotato di bandiera di combattimento. La Brigata Marina, era costituita da un reggimento di fanteria composta inizialmente da tre battaglioni di fucilieri, poi aumentati a quattro, e un raggruppamento d’artiglieria. La Brigata Marina si coprì di gloria nella strenue difesa della città di Venezia e della sua laguna dopo l’arretramento della linea difensiva dell’esercito italiano a seguito della sconfitta nella battaglia di Caporetto. Al termine del Primo conflitto Mondiale la città di Venezia, nella figura del sindaco Filippo Grimani, avanzò istanza al Ministero della Marina affinché ai reparti di fanteria della marina rimasse legato il nome della città lagunare da essi difesa con eroismo. Il 17 marzo 1919 verrà decretato che: Il Reggimento Marina, che al fronte terrestre ha concorso con le truppe del Regio esercito alla difesa dei sacri confini della Patria, assume la denominazione di “Reggimento San Marco”. Ai suoi quattro battaglioni del Reggimento sono imposti i nomi di “Bafile”, “Grado”, “Caorle”, Golametto. Da allora, il nome del Santo patrono di Venezia e dei fucilieri di marina sono legati indissolubilmente, in memoria e grazie a tutti quei valorosi che contribuire a proteggere la città lagunare impedendone la presa da parte austro-ungarica.”
dal Sito ufficiale del Ministero della Difesa https://www.difesa.it/area-storica-html/pilloledistoria/perche-san-marco/34853.html#:~:text=Il%2017%20marzo%201919%20verr%C3%A0,di%20%E2%80%9CReggimento%20San%20Marco%E2%80%9D.
Per gentile concessione alla pubblicazione del Signor Vito Montal, mi piace allegare oltre che allo scritto anche due immagini da Lui pubblicate sulla piattaforma sociale di Facebook.
“Nel giorno di San Marco e della Liberazione, rendiamo omaggio alla fede che ci guida e alla libertà conquistata con il sacrificio. Che la memoria illumini il presente e ci renda degni custodi del domani.”
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