Conosciuti per la loro fusione unica di Pop Rock, Jazz e influenze Progressive, gli Sviet Margot presentano una nuova prospettiva con il singolo “Stay On These Roads”. La traccia rappresenta un abbraccio musicale carico di amore e nostalgia, caratterizzato dalla voce sensuale e lirica di Tiziana Giudici. Il brano, dedicato al padre della cantante, combina delicatezza e intensità in un’interpretazione che risuona profondamente nel cuore degli ascoltatori.
Ci potete parlare del significato personale di “Stay On These Roads” per voi, specialmente considerando l’omaggio al papà di Tiziana nel videoclip?
“Papà aiutami a seguire quelle strade che mi hai insegnato a scegliere e che mi hanno reso ciò che sono; papà I will always love you!”, è una dedica e una richiesta di aiuto affinché non ci si possa perdere nei meandri della vita, pur avendo perso una guida così importante come un padre!
Come avete affrontato il processo emotivo di registrare questa canzone, soprattutto considerando il recente passaggio del papà di Tiziana?
Dedicare a mio padre, l’ingegner Pier Vincenzo Giudici, questo brano a poco tempo dalla sua dipartita mi ha provocato così forti emozioni, che, quando ho visto il solo draft del video per la prima volta ho pianto, mi sono commossa! Quando riascolto il brano, le lacrime bagnano i miei occhi e le mie guance… anche durante le interviste parlarne mi spezza il fiato!
Quali sono stati i principali desideri creativi che avete voluto realizzare con il videoclip?
Rappresentare in immagini ciò che appassionava mio padre, amante della tecnologia, pur volendo enfatizzare la delicatezza del brano.
Come pensate che questa reinterpretazione possa risuonare con i fan degli Sviet Margot e con chi ama la versione originale degli A-ha?
Chi ci conosce ha capito subito la svolta presa dalla band con questo primo singolo elettronico, il primo di una lunga serie!
Cosa vi augurate che le persone ricordino di più di questa versione di “Stay On These Roads”?
Il tono lirico della voce di Tiziana Giudici in alcuni passaggi, gli arrangiamenti delicati e avvolgenti creati da Alessandro Galizi, e le magiche sonorità cinematografiche prodotte da Antonio Aronne, il tutto messo in grafica nel sognante e morbido video di Simione serafini.
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