Il primo ministro britannico Keir Starmer starebbe progettando un piano per consentire ai giovani under 30 provenienti dall’Unione Europea di studiare o lavorare in Gran Bretagna. L’accordo permetterebbe anche una maggiore facilità di movimento per i cittadini britannici all’interno dei paesi UE. Secondo quanto riportato dal Times, le prime informazioni ufficiali sul piano dovrebbero essere rese note il 19 maggio, in occasione del summit tra Gran Bretagna e UE.
Il piano, che prevede la possibilità per i giovani UE di vivere nel Regno Unito per due anni, con un’opzione di rinnovo per un ulteriore anno, introduce però alcune limitazioni. Seguendo il modello australiano, i giovani dovranno pagare un extra di 2 mila euro al NHS (National Health Service), senza ricevere benefici in cambio. Questo aspetto sta suscitando preoccupazioni a Bruxelles, che si oppone a qualsiasi restrizione di questo tipo.
Inoltre, un altro nodo riguarda le tasse universitarie: i paesi UE vorrebbero che i loro studenti paghino le stesse tariffe degli studenti britannici, anziché il triplo, come accade per gli studenti extra-europei. La questione è legata anche alla delicata trattativa sulla pesca nelle acque britanniche, per la quale Bruxelles chiede un accesso completo.
Starmer sta puntando a un accordo complessivo, ma minaccia di annullarlo se non si raggiunge un compromesso equo. Si tratta di una prova fondamentale per il governo laburista, che si trova ad affrontare una situazione politica difficile, con la crescente concorrenza populista di Nigel Farage.