Un nuovo modo di scoprire Milano, attraverso i mercati comunali coperti. La città sceglie un nuovo modello di commercio fatto dagli attori stessi dei mercati: i commercianti. Infatti saranno assegnate ai privati le strutture di piazza Wagner, Morsenchio e Zara. Diverranno così spazi polifunzionali e punti di riferimento per il quartiere. E’ un modello già sperimentato con successo.
I tre immobili saranno destinati a soggetti diversi: singoli, imprese, consorzi o raggruppamenti temporanei. In ciascun centro, la singola impresa non potrà accaparrarsi più di uno quinto delle superfici di vendita disponibili per Wagner e Morsenchio e più di un terzo per Zara. Oggi invece il Comune affitta gli spazi a singoli esercenti, per un periodo di tre anni rinnovabili.
I nuovi concessionari dovranno farsi carico delle spese per i progetti di rilancio nonché dei costi per gli interventi strutturali. La differenza della base d’asta per aggiudicarsi i mercati corrisponde alle diverse esigenze di restyling. Si va da 10 mila euro per Morsenchio, 15 mila per Zara e 170 mila per Wagner, struttura già collocata in un quartiere più appetibile.
Verrà salvaguardata l’occupazione di chi già lavora nei tre centri. La durata della concessione è di 20 anni. In passato i mercati sono stati trascurati, ora sono stati riportarli al centro. Dei 23 mercati comunali esistenti, 19 sono in attività. Questi accolgono oltre 200 operatori. Ad oggi sono 25 gli stalli vuoti.
Il Comune ha previsto uno stanziamento di 20 mila eur per un massimo di 120 mila per progetti di animazione culturale e sociale nei poli commerciali esterni alla circonvallazione della 90/91. Gli interlocutori a cui si rivolge il Comune sono associazioni, onlus, cooperative e fondazioni disposte a immaginare azioni di rigenerazione territoriale.
Ad aprire la strada sarà la struttura di piazzale Ferrara, al Corvetto. Da settembre l’associazione La Strada con altre realtà gestirà quattro stalli. In programma l’allestimento della portineria di quartiere, di un angolo per lo scambio di libri, mostre e laboratori dedicati alla corretta alimentazione e alla lotta agli sprechi.
Ancora da scrivere la sorte degli edifici abbandonati. Quello di Gorla è inserito nel bando internazionale di vendita “Reinventing cities”, il centro di viale Umbria attende da tempo la demolizione. Mentre per il mercato di via Rombon si penserà una nuova vita dopo il trasloco dell’unico attuale commerciante.
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