I Millennials sono cresciuti con la convinzione che l’Europa sia identificabile solo con l’Unione Europea. Niente di più errato.
L’Europa è un subcontinente dell’Eurasia che nel suo complesso abbraccia vasti territori. Sul piano geografico costituisce la parte occidentale di questa imnensa area del pianeta che va da Oriente ad Occidente. A sua volta fa parte dell’Eurafrasia.
L’Europa nel Mondo costituisce una porzione piccola, molto piccola, divenuta periferica rispetto alle dinamiche geopolitiche mondiali. Il fascino del Vecchio Continente rimane però immutato.
L’Europa è un mix di micromondi. Gli europei hanno colonizzato gli altri continenti. Si sono sostituiti ad altre popolazioni, le hanno integrate, a volte soppiantate. Gli inglesi negli USA hanno esportato le loro tradizioni, la propria lingua.
L’Europa nel Mondo ha lasciato la sua impronta mediante massicce migrazioni. L’influsso storico e culturale è risultato dominante ed influente su scala globale.
La globalizzazione ha però invertito le polarità. E’ il resto del Mondo che ora influisce sull’Europa e sulle sue Nazioni. Sono gli Stati Uniti che influiscono sull’Europa. Non c’è più un Marco Polo alla scoperta della Cina ma Pechino che conquista le Nazioni europee egemonizzandone società e capitali.
Le Nazioni europee sono immerse nella mitologia a partire dal termine Europa, corrispondente alla figlia di Agenore, sovrano di Tiro, città fenicia e colonia della Grecia.
Zeus, in base alla mitologia greca, si infatuò di questa bella ragazza e la rapì. Si presentò come un toro bianco. Mentre coglieva dei fiori, Europa lo vide e si avvicinò. Il toro si posò ai suoi piedi lascindosi accarezzare.
Europa salì sulla groppa dell’animale che si gettò in mare e la condusse fino a Creta. Fu qui che il Dio si mostrò nelle sue sembianze divine. Dal loro amore nacquero Minosse, Sarpedonte e Radamanto. Minosse fu Re di Creta e diede vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea. Il nome Europa, da quel momento, indicò le terre poste a nord del Mar Mediterraneo.
Nel nuovo secolo, quello della Genazione Y, l’Europa deve raccogliere la sfida della modernità e del progresso, del rispetto dell’ambiente e delle diversità.
I padri fondatori dell’UE hanno concretizzato un sogno ma non hanno fatto i conti con i nazionalismi, i populismi, le spinte egoistiche. La Comunità Europea non è riuscita, in più di mezzo secolo, a diventare quel qualcosa in più. E’ rimasta un’entità vista in modo freddo dai suoi cittadini.
In Europa non è possibile replica il modello Stati Uniti d’America. Gli statunitensi si sentono figli di una grande unica Nazione. Gli europei si sentono francesi o lituani, tedeschi o belgi…
Eppure l’Europa c’è e non è solo burocrazia. E’ qualcosa di più, di concreto da scoprire e valorizzare. In questo portale di informazione europea proveremo a raccontare territori, storie, tradizioni, a ricercare quell’Europa nel Mondo che c’è al di là dei palazzi del potere!
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